Lo studio ha preso in osservazione oltre 600 bambini vaccinati in Sudafrica. Come indicatore dello stato di denutrizione i ricercatori hanno considerato la crescita dei bambini nel tempo e hanno misurato i loro livelli di anticorpi contro il morbillo attraverso esami del sangue.
17 GEN - La denutrizione può esacerbare l’epidemia di morbillo, influenzando anche la durata della protezione vaccinale. A questa conclusione è giunto uno studio – pubblicato da
Vaccine – condotto dalla McGill University di Montreal (Canada), dalla UC Berkeley School of Public Health (USA) e dall’Università di Pretoria (Sudafrica).
Lo studio ha preso in osservazione oltre 600 bambini vaccinati in Sudafrica. Come indicatore dello stato di denutrizione i ricercatori hanno considerato la crescita dei bambini nel tempo e hanno misurato i loro livelli di anticorpi contro il morbillo attraverso esami del sangue.
I bambini che risultavano rachitici intorno ai tre anni avevano una media del 24% in meno di livelli di anticorpi contro il morbillo all’età di cinque anni rispetto ai loro coetanei che non soffrivano di rachitismo.
“I casi globali di morbillo avevano fatto registrate una diminuzione dal 2000 al 2016, ma questa tendenza si è invertita a partire dal 2018, sia a causa di una flessione delle vaccinazioni, sia per la pandemia da Covid- 19 – spiega Brian Ward, professore presso il Dipartimento di Medicina della McGill University – Il morbillo sta ritornando prepotentemente in molte parti del mondo, nonostante sia prevenibile con la vaccinazione”.
“Dobbiamo vaccinare i bambini contro le malattie infettive che sono prevenibili, oggi più che mai. Con il cambiamento climatico in atto riprenderanno a diffondersi molte malattie infettive note”, conclude
Brenda Eskenazi, professoressa emerita di Public Health presso la Berkeley University.
Fonte: Vaccine 2024