“Proprio in questi giorni siamo nel periodo di massima diffusione del virus influenzale che, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, raggiungerà il picco entro la fine gennaio. Moltissimi italiani sono alle prese con la febbre, ma anche con virus para influenzali, raffreddore, tosse, mal di gola, e inevitabilmente aumenta la domanda di farmaci per la cura di questi disturbi. I più richiesti sono gli antipiretici come il paracetamolo, gli antinfiammatori, gli sciroppi per la tosse, i farmaci per l’aerosol. Registriamo anche una maggior richiesta di farmaci per il trattamento di disturbi gastrointestinali”. Lo spiega il presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani (Fofi), Andrea Mandelli.
“Rispetto all’anno scorso - prosegue - non ci sono particolari difficoltà nel reperire i medicinali. Può accadere che qualche farmaco non sia immediatamente disponibile, come nel caso dei prodotti per l’aerosol che rappresenta uno dei rimedi più utilizzati in caso di problemi alle vie respiratorie, ma nulla di preoccupante. È importante ribadire ai cittadini di evitare il fai-da-te, ad esempio curandosi con antibiotici residui da una precedente terapia, e, per qualsiasi dubbio, di rivolgersi sempre al medico o al farmacista. L’uso di antibiotici, è bene ricordare, è da evitare in caso di infezioni virali e, comunque, necessita sempre della prescrizione del medico. Anche i farmaci da automedicazione vanno assunti in modo responsabile. I farmacisti sono sempre a disposizione dei cittadini per un consiglio sui prodotti più appropriati per i loro specifici bisogni di salute”.
“Fondamentale – aggiunge Mandelli – è anche il contributo dei farmacisti alla campagna di vaccinazione antinfluenzale che continua ad essere raccomandata per le persone fragili che non si sono ancora vaccinate come gli anziani e i pazienti cronici. La prossimità e la relazione di fiducia con il farmacista, la capillarità dei presìdi - con quasi il 50% delle farmacie coinvolte nella campagna antinfluenzale su tutto il territorio nazionale - la disponibilità dei professionisti tutti i giorni della settimana e in orari flessibili per soddisfare le esigenze dei cittadini, hanno dimostrato di rappresentare un valore aggiunto nell’ottica di agevolare l’accesso alla vaccinazione e, quindi, di realizzare più elevati tassi di copertura. Oltre all’influenza, il coinvolgimento dei farmacisti nell’attività vaccinale riguarda anche il Covid e, in alcuni contesti regionali, la vaccinazione anti-pneumococcica e anti-Zoster, anch’esse importanti per mettere in protezione le persone più fragili”.
B.D.C.