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Rilanciare il Ssn mettendo a disposizione più risorse finanziarie, umane e digitali. Potenziare la medicina territoriale, anche con le farmacie. Impiego della IA a supporto della medicina. L’atto di indirizzo 2025 del Ministero Salute
Si darà rilievo anche all’attività formativa dei professionisti sanitari al fine di renderla più appropriata e aggiornata rispetto a scenari, bisogni, conoscenze e strumenti in continua evoluzione che richiedono lo sviluppo di competenze adeguate. In tema di aggressioni al personale, saranno adottate delle misure volte a reprimere aspramente gli episodi di violenza a danno dei sanitari e finalizzate, altresì a garantire l’ordine e la sicurezza negli ospedali, con strumenti appropriati. L’ATTO DI INDIRIZZO
03 FEB -

"La tutela del bene salute, caratterizzata dai principi costituzionali di universalità, solidarietà e equità, non può prescindere dalla centralità del Servizio sanitario nazionale quale sistema insostituibile del nostro paese nel soddisfare in modo efficace ed efficiente i bisogni di salute espressi dagli individui e dalla collettività.

Accrescere il valore inestimabile del sistema sanitario italiano costituisce la sfida da affrontare mobilitando e razionalizzando le risorse dedicate disponibili, nel rispetto dei vincoli legati alla tenuta economica e sociale del paese, in quanto è oramai consolidata nella cultura collettiva la percezione della salute come investimento da potenziare. Rilanciare il sistema sanitario mettendo a disposizione più risorse finanziarie, umane, digitali, strumentali, strutturali e tecnologiche, laddove necessarie, creerà le condizioni favorevoli per un incremento delle relative potenzialità in termini di efficienza, resilienza e inclusività, contribuendo a costruire una sanità del futuro più moderna, accessibile ed equa".

Questa la premessa del ministro della Salute, Orazio Schillaci, da cui parte l'atto di indirizzo 2025 del Ministero della Salute, il documento che delinea le linee di indirizzo politiche per l'operato del ministero.

Ci sarà spazio anche per l'intelligenza artificiale, "per facilitare l’interdisciplinarietà e a supporto della medicina, come già accade nel campo della diagnostica dove si sono registrati importanti progressi, la stessa potrebbe fornire utili soluzioni in grado di ridurre i tempi di attesa diagnostica dei laboratori e permettere, quindi, esami sempre più accurati".

Schillaci ha poi ricordato come sia "già in atto un percorso di rafforzamento dell’assistenza sanitaria, finalizzato al superamento delle asimmetrie e delle frammentazioni territoriali nonché alla creazione di un assetto complessivo più omogeneo sul territorio nazionale, in grado di affermare una più equa proporzionalità di intervento nei macro-livelli di assistenza (prevenzione, territoriale, ospedaliera)".

In tal senso, "il potenziamento della medicina territoriale è una via obbligata, anche a fronte delle dinamiche demografiche caratterizzate dal progressivo invecchiamento della popolazione e dall’effetto moltiplicatore dell’incidenza di malattie croniche. In una visione non strettamente ospedalocentrica del sistema sanitario, sarà fondamentale valorizzare il ruolo svolto dai medici di base che rappresentano la prima garanzia di assistenza sanitaria dei cittadini. Un aiuto incisivo in tale direzione è fornito dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) nel quale sono previsti interventi per la realizzazione di due importanti strumenti strategici per l’assistenza territoriale di prossimità, quali le Case della comunità e l’Ospedale di comunità. I benefici derivanti dal potenziamento dell’assistenza territoriale si ripercuoteranno positivamente anche sull’assistenza ospedaliera, soprattutto in termini di decongestione dei pronto soccorso".

Inoltre, il potenziamento della sanità di prossimità "potrà essere garantito anche attraverso i servizi offerti in farmacia, da considerare quale presidio diffuso capillarmente sul territorio nazionale in grado di poter dare supporto al sistema sanitario nella presa in carico dei bisogni di salute, in collaborazione con gli altri professionisti sanitari e in linea con la normativa di riferimento".

E ancora, al fine di garantire al meglio tali fabbisogni ed innalzare i livelli di qualità e accessibilità delle cure, "un contributo fondamentale sarà fornito dalla sanità digitale, mediante l’implementazione del Fascicolo sanitario elettronico (FSE), la diffusione e lo sviluppo della Telemedicina nonché il consolidamento dell’ecosistema dei dati sanitari (EDS), anche con il supporto dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali in qualità di Agenzia nazionale per la sanità digitale. In tale contesto la diffusione di soluzioni di telemedicina potrà contribuire all’incremento dell’assistenza domiciliare mediante l’interazione a distanza tra il medico e l’assistito e favorire anche l’integrazione con avanzati sistemi digitali sanitari".

Sempre sul territorio, "sarà valorizzato il ruolo dei medici del Ruolo Unico di Assistenza Primaria (MMG – PLS e Continuità Assistenziale) attraverso l’implementazione delle rispettive funzioni nell’ambito dei nuovi modelli di assistenza territoriale, contribuendo alla raccolta uniformata dei dati sanitari e all’aggiornamento delle cartelle cliniche".

Nell’ambito del PNRR proseguirà la realizzazione degli interventi di:
- potenziamento della digitalizzazione di 280 strutture sanitarie sedi di Dipartimenti di Emergenza e Accettazione (DEA) di I e II livello;
- rafforzamento e potenziamento della ricerca biomedica del Ssn, con il finanziamento dei progetti di ricerca su tumori rari, malattie rare e altamente invalidanti;
- rafforzamento dell’infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l’elaborazione, l’analisi dei dati e la simulazione.

"I contenuti del PNRR sono integrati e potenziati attraverso il Piano Nazionale Complementare (PNC), costruito per la realizzazione di ulteriori investimenti articolati nell’ambito dei seguenti programmi: 'Salute, ambiente, biodiversità e clima', 'Verso un nuovo ospedale sicuro e sostenibile' e 'Ecosistema innovativo della salute'".

Nel prossimo anno per il programma “Salute, ambiente, biodiversità e clima” sono previsti interventi per:
- il rafforzamento complessivo delle strutture e dei servizi del Sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente (Snpa) nonché del Sistema nazionale prevenzione salute dai rischi ambientali e climatici (Snps);
- lo sviluppo e l’implementazione di specifici programmi operativi pilota per la definizione di modelli di intervento integrato salute-ambiente-clima in 2 siti contaminati selezionati di interesse nazionale;
- la formazione di livello universitario e programma nazionale di formazione continua in salute-ambiente-clima; - la piattaforma di rete digitale nazionale Snpa-Snps.

Si darà rilievo anche all’attività formativa dei professionisti sanitari al fine di renderla più appropriata e aggiornata rispetto a scenari, bisogni, conoscenze e strumenti in continua evoluzione che richiedono lo sviluppo di competenze adeguate. Con riferimento alla formazione dei professionisti sanitari è previsto nell’ambito del PNRR un intervento finalizzato, in particolare, allo sviluppo delle competenze tecniche-professionali digitali e manageriali del personale del sistema sanitario attraverso il corso di formazione in infezioni ospedaliere.

In tema di aggressioni al personale, "saranno adottate delle misure volte a reprimere aspramente gli episodi di violenza a danno dei sanitari e finalizzate, altresì a garantire l’ordine e la sicurezza negli ospedali, con strumenti appropriati per filtrare l’accesso dei visitatori e rafforzare i relativi servizi di videosorveglianza".

"Sarà importante, inoltre, proseguire nell’investimento di risorse strategiche sui piani nazionali che rappresentano la risposta sistemica alle tematiche di salute concernenti la cronicità, le malattie rare, le cure palliative e la terapia del dolore, il contrasto all’antibiotico resistenza, la prevenzione vaccinale, le emergenze sanitarie, la prevenzione e il contrasto del cancro. In ultimo continuerà l’attuazione del Programma Nazionale Equità nella salute 2021-2027, approvato dalla Commissione Europea con Decisione C (2022) 8051 del 4 novembre 2022 e sostenuto da risorse del Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+) e dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR)".

03 febbraio 2025
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