Tra le varie notizie relative alla legge di bilancio per il 2025 in approvazione in Parlamento ci sono alcune novità che vorrei segnalare, per la valenza che hanno per i bisogni psicologici dei cittadini e per la professione che rappresento.
Da anni si parla della necessità di servizi psicologici nella scuola, con compiti fondamentali di prevenzione, promozione delle risorse psicologiche e competenze per la vita, ascolto, intercettazione precoce delle forme di disagio e sostegno.
Dopo il Protocollo CNOP-Ministero Istruzione del 2020 (pandemia) e quello del marzo 2024, si era riusciti ad avere, con la legge 70 del maggio 2024, l’istituzione dei servizi psicologici nella scuola. Una legge però priva di risorse nazionali, che demandava alle Regioni il ruolo di attivazione concreta di questi servizi in raccordo con gli Uffici Scolastici regionali.
Ora i servizi di psicologia scolastica hanno una dotazione finanziaria, viene istituito un fondo nazionale per partire (28,5 milioni per i prossimi due anni), e si prevede la loro attuazione in tutto il Paese, grazie ad una proposta, anche finanziaria, del PD, al sostegno e condivisione di altre forze politiche, alla approvazione da parte del Governo.
Deve ora partire l’attuazione del provvedimento, che apre una fase nuova e inedita nel nostro Paese, che vedrà la collaborazione attiva del CNOP e che deve prevedere il coinvolgimento dei soggetti interessati, la partecipazione, anche economica, delle Regioni e ulteriori provvedimenti per dotare il fondo iniziale delle ulteriori risorse necessarie alla progressiva attuazione dei servizi.
Sono anni che le ragazze ed i ragazzi chiedono una presenza strutturata, adeguata, non episodica, delle psicologhe e psicologi nella scuola, e l’esperienza del biennio 2020-2022 ha dato risultati giudicati importanti da tutti i protagonisti della scuola: ora questa richiesta comincia ad avere una risposta concreta.
Altra misura significativa è l’aumento delle risorse destinate al “bonus psicologico” grazie ad emendamenti dei 5 stelle e del PD condivisi da tutte le forze politiche e dal Governo. Anche qui si tratta di un segnale importante non solo perché aumenta di 3 milioni le risorse del bonus (che speriamo possano ulteriormente incrementarsi nei prossimi provvedimenti), ma perché dimostra la fiducia nello strumento e la sua possibile evoluzione in una psicoterapia convenzionata, a supporto dell’attività del servizio pubblico, molto carente in questo campo.
E’ necessario infine evidenziare un altro grande risultato, inseguito da anni. Da ora in poi tutti gli specializzandi psicologi nelle Università italiane avranno una retribuzione legata alle attività di tirocinio. A decorrere dall’anno accademico 2024-2025 agli specializzandi psicologi e delle altre professioni sanitarie è corrisposta una borsa di studio per tutta la durata legale del corso. La borsa di studio è corrisposta mensilmente dalle università presso cui operano le scuole di specializzazione. Per queste finalità il finanziamento sanitario corrente per il 2025 è incrementato di 30 milioni per il 2025 e sono vincolati, nell’ambito del medesimo finanziamento, 30 milioni annui a decorrere dal 2026.
Si tratta di un emendamento presentato dall’on. Schifone (FdI) e condiviso dal Governo, che meritano un plauso per aver posto le basi per il superamento di un gap tra medici e altre professioni sanitarie che durava da sempre, e che riconosce il valore e la dignità di tutte le professioni sanitarie, con la possibilità di incrementare queste prime significative risorse.
Per il momento si tratta di un fondo legato alle Università pubbliche e che, speriamo, consentirà di rilanciare le specializzazioni universitarie di area psicologica e il loro ruolo. Si apre tuttavia in questo modo anche il tema dei corsi di specializzazione in psicoterapia, condivisi da psicologi e medici, che sono private ma hanno un riconoscimento pubblico. Grazie a questa norma e a questa storica novità si potrà aprire una prospettiva anche in questo campo.
Per il momento mi fermo qui. Altri aspetti ci sarà modo di evidenziarli e commentarli nei prossimi giorni. Il dato che emerge è che in una legge di bilancio senza molti spazi di manovra nel campo della salute si è trovato il modo di avviare processi fondamentali che erano attesi da anni e di rafforzarne altri. Costruire, giorno per giorno, mattone su mattone, è un esercizio che non bisogna stancarsi di praticare.
David Lazzari
Presidente CNOP