12 FEB - Negli Stati Uniti un giudice federale ha ordinato alle principali agenzie sanitarie del Paese, di ripristinare l'accesso online a diverse pagine web che monitorano l'Hiv, i rischi per la salute dei giovani, le tecnologie di riproduzione assistita, improvvisamente disattivati per garantire la conformità con il recente ordine esecutivo del presidente Donald Trump sul genere. Il giudice distrettuale Usa John D. Bates, riporta il Washington Post, ha concesso un'ordinanza restrittiva temporanea richiesta dall'organizzazione non-profit Doctors for America, ordinando all'amministrazione di ripristinare le informazioni pubbliche conservate dai Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) e dalla Food and Drug Administration (Fda), mentre è in corso una causa che contesta la decisione di rimuoverle. L'indicazione è di ripristinare le informazioni sui siti web entro la fine di martedì.

Il personale del Cdc stava lavorando per ripristinare pagine e set di dati e si aspettava di completare il compito entro la scadenza, ha affermato un funzionario sanitario federale, chiedendo di rimanere anonimo. Ma gli sforzi hanno richiesto molto tempo e hanno distolto il personale dai propri doveri di salute pubblica, ha affermato: “È stato un doppio spreco per noi perché li abbiamo tolti offline, ne abbiamo rimessi alcuni, ne abbiamo modificati altri e ora li stiamo rimettendo online”. Un portavoce del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani, che comprende Cdc e Fda, non ha invece risposto alla richiesta di commento sulla sentenza del giudice, l'ultima di una serie, ricorda la testata Usa, perché anche nei giorni scorsi i giudici federali in tutto il Paese hanno bloccato temporaneamente anche altre mosse avviate da Trump nei primi giorni della sua presidenza.