“I dati del ministero della Salute sul monitoraggio dei Lea sono estremamente preoccupanti, oltre a certificare fallimento del modello Meloni-Schillaci nella sanità pubblica. Solo tredici tra regioni e province autonome hanno raggiunto la sufficienza in tutte le aree dell’assistenza sanitaria, quattro sono state bocciate in due aree e altre quattro in un’area. In particolare, prevenzione e cure territoriali risultano insufficienti e non possiamo non ricordare che noi da sempre ci battiamo per rimettere la prevenzione al centro del nostro sistema sanitario e che abbiamo fatto della sanità territoriale il perno della missione 6 del PNRR, sulla quale il governo ha saputo solo tagliare e rinviare, perdendo un’occasione storica per trasformare finalmente il volto della sanità italiana. I dati del monitoraggio, però, rappresentano anche una perfetta fotografia degli inaccettabili divari territoriali che i cittadini italiani sono costretti ad affrontare e la profonda ingiustizia insita nella differenza nell’accesso alle cure. Si tratta di una stortura su cui il governo dovrebbe lavorare immediatamente, magari partendo dalla nostra proposta di riforma del Titolo V della Costituzione per restituire la gestione della sanità allo Stato. Altro che Autonomia differenziata”.
E' quanto dichiara in una nota Andrea Quartini, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali e Coordinatore del Comitato Politico Salute e Inclusione Sociale del M5S.