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Ccnl dei settori chimico e farmaceutico. Ipotesi di accordo per il periodo 2025-2028 rinnovato con anticipo rispetto alla scadenza
Al centro del rinnovo, oltre alla parte economica, la volontà condivisa di rilanciare le scelte già assunte nel CCNL di settore con soluzioni funzionali a supportare e accrescere ad ogni livello: cultura delle relazioni industriali; cultura industriale, delle trasformazioni digitali ed ecologiche e delle competenze del futuro; cultura dell’inclusione, del rispetto e della responsabilità sociale; cultura della sicurezza, un ambito nel quale l'investimento realizzato negli anni dalle Parti sociali ha contribuito a consolidare miglioramenti continui delle performance
15 APR - Federchimica, Farmindustria e le Organizzazioni Sindacali di settore, Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, Ugl Chimici, Failc-Confail, Fialc-Cisal, hanno raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per gli addetti dei settori dell’industria chimica, chimica-farmaceutica, farmaceutica, delle fibre chimiche e dei settori abrasivi, lubrificanti e GPL, per il periodo triennale 2025-2028. L’intesa, ancora una volta - informa una nota - è stata raggiunta con ampio anticipo sulla scadenza del contratto, a dimostrazione di relazioni industriali collaborative, partecipative e moderne che contribuiscono a rendere il settore sempre più competitivo. Le Parti condannano, inoltre, il ricorso ai cosiddetti contratti pirata, quali strumenti di concorrenza sleale.
Al centro del rinnovo, oltre alla parte economica, la volontà condivisa di rilanciare le scelte già assunte nel CCNL di settore con soluzioni funzionali a supportare e accrescere ad ogni livello: cultura delle relazioni industriali; cultura industriale, delle trasformazioni digitali ed ecologiche e delle competenze del futuro; cultura dell’inclusione, del rispetto e della responsabilità sociale; cultura della sicurezza, un ambito nel quale l'investimento realizzato negli anni dalle Parti sociali ha contribuito a consolidare miglioramenti continui delle performance ponendo il settore, secondo i dati INAIL come noto, tra i più virtuosi.

Per la parte economica, si riconosce ai lavoratori, per l’intera vigenza contrattuale, un aumento del trattamento economico complessivo di 294 euro, comprensivo dell’anticipo convenuto con l’Accordo di gennaio 2024. Resta inoltre confermato il modello di verifica degli scostamenti inflattivi, con il ruolo dell’EDR quale elemento di compensazione.

Per quanto riguarda la parte normativa, con riferimento agli obiettivi di accrescimento culturale sui temi citati, si sono introdotte:
- Linee Guida settoriali in tema di utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, elementi utili per programmi e progetti formativi in merito alle competenze digitali ed ecologiche
- Linee Guida settoriali per la promozione in tema di diversità e inclusione
- Linee Guida per il contrasto delle molestie e violenze nei luoghi di lavoro.

Sono stati inoltre rafforzati i permessi per favorire i percorsi di istruzione terziaria (ITS Academy, Lauree, Master e Dottorati di Ricerca) e l’impegno a collaborare per garantire una certificazione delle competenze basata su criteri trasparenti. Sono state anche incrementate le tutele in caso di malattia dei lavoratori e conciliazione vita-lavoro. Infine, sono state rafforzate previsioni e impegni contrattuali per diffondere la cultura della sicurezza ad ogni livello, anche al di fuori degli ambienti di lavoro, con un maggior coinvolgimento delle figure della sicurezza a livello aziendale.

Francesco Buzzella, Presidente Federchimica, ha dichiarato: “questo accordo, raggiunto in un contesto di conflitti, trasformazioni digitali ed ecologiche e nuovi scenari di ordine mondiale, risponde puntualmente alle esigenze di imprese e lavoratori. Il clima di incertezza che accompagna le sfide per la competitività della nostra industria non ha rallentato il dialogo tra le Parti sociali; al contrario, forti del patrimonio della nostra cultura di Relazioni Industriali ispirata a partecipazione e responsabilità sociale, abbiamo individuato soluzioni pragmatiche e innovative con un rinnovo contrattuale rapido ed equilibrato in grado di salvaguardare imprese e lavoratori con spirito di coesione di tutte le parti in gioco”.

Bernardo Sestini, Vice Presidente Federchimica con delega alle Relazioni Industriali, ha sottolineato che “l’accordo raggiunto implementa la diffusione di una cultura delle consolidate relazioni industriali settoriale capace di sostenere e sviluppare produttività, competitività, occupazione, sicurezza, inclusione e responsabilità sociale garantendo pace sociale. Con tale approccio si intende partecipare al rafforzamento di un settore strategico per lo sviluppo sostenibile, per supportare la competitività europea e dell’Italia nel contesto mondiale e contribuire alla crescita economica, sociale e culturale del Paese”.

Marcello Cattani, Presidente di Farmindustria, ha affermato: “il rinnovo del CCNL è un atto concreto e responsabile per imprese e lavoratori. In un momento complesso, caratterizzato anche dalla velocità di grandi trasformazioni, la definizione di un accordo in tempi rapidi risponde alle esigenze di competitività e innovazione continua dell’industria farmaceutica in Italia. Un passo importante per rispondere alla concorrenza internazionale e consentire di incrementare produttività, competenze e occupazione, cresciuta dell’8% negli ultimi cinque anni, soprattutto tra i giovani. Il rinnovo è parte fondamentale di una strategia per la crescita dell’industria farmaceutica in Italia, per cui la qualità delle Risorse Umane è il primo fattore di attrattività. Ricerca, scienza, tecnologia industriale e dati rappresentano più che mai le aree di sviluppo futuro delle nostre aziende”.

Sergio Marullo di Condojanni, delegato per le Relazioni Industriali di Farmindustria, ha aggiunto: “anche in questa occasione il nostro modello di relazioni industriali si è distinto per la conferma di un metodo di dialogo costante e costruttivo tra Parti Sociali. Caratteristica che ci consente di far evolvere il modello del CCNL a strumento di visione strategica rispetto ai continui e rapidi cambiamenti. Tra questi, il più sentito è la sfida delle competenze, determinante per innovare, essere attrattivi e favorire la crescita delle imprese. Le scelte condivise saranno utili anche per attrarre talenti, trattenerli, adeguare le organizzazioni e rafforzare il sistema di welfare del nostro settore”.
15 aprile 2025
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