Nel periodo 2019-2024 sono state registrate circa 100 mila prescrizioni magistrali di cannabis per uso medico mentre le persone che hanno ricevuto almeno una prescrizione sono circa 28.000. L’età media è di 60 anni con una maggiore prevalenza del sesso femminile con un rapporto femmine/maschi pari a 2,3. Dall’analisi per età emerge che il 36% degli utilizzatori ha più di 65 anni, mentre solo il 9% ha un’età inferiore ai 40 anni. Due prodotti, contenenti diverse percentuali di THC e CBD, rappresentano oltre il 60% delle prescrizioni. Sono alcuni dei dati che emergono dalla relazione sul Monitoraggio delle prescrizioni magistrali di cannabis per uso medico relativa al periodo 2019-2024.
A gennaio 2025 risultano accreditati sulla piattaforma oltre 2.500 prescrittori, provenienti da 19 Regioni e dalle due Province Autonome di Trento e Bolzano. In media, ciascun utilizzatore ha ricevuto circa 3,5 prescrizioni nel corso dei sei anni di osservazione. Per quanto riguarda i prescrittori, la maggioranza sono medici specialisti - in particolare anestesisti, terapisti del dolore, reumatologi, neurologi e oncologi - in linea con le modalità di impiego previste dal decreto ministeriale del 2015. Infatti, la principale modalità di impiego delle preparazioni magistrali a base di Cannabis è costituita dal trattamento del dolore cronico, che rappresenta il 78% dei casi, mentre il 20% riguarda l’uso nell’analgesia in patologie con spasticità, come ad esempio la sclerosi multipla. Seguono, con una percentuale intorno al 2%, gli impieghi della cannabis come anticinetosico, antiemetico e stimolante dell’appetito. Da sottolineare come vi sia una notevole variabilità nei dosaggi utilizzati, sia per quanto riguarda la prescrizione iniziale che durante la prosecuzione del trattamento. Come atteso, nell’80% dei casi la Cannabis viene utilizzata in integrazione alla terapia tradizionale.