“Questo Governo considera centrale l'investimento nelle politiche di prevenzione, fin dal nostro insediamento stiamo lavorando per consolidare un cambio di paradigma promuovendo con sempre maggior determinazione l'adozione di stili di vita sani e la partecipazione ai programmi di screening a partire da quelli oncologici che sono decisivi per evitare l'insorgenza di malattia, intervenire con tempestività e migliorare la salute delle persone. Siamo convinti quindi che i programmi di screening debbano essere sempre più diffusi e radicati su tutto il territorio nazionale. L'estensione in molte regioni ad esempio dello screening mammografico alle fasce d'età 45-49 e 70-74 anni rappresenta un passo avanti significativo, ma è un dato che ci sprona a fare ancora di più. Ci sono infatti ampi di miglioramento in particolare nelle regioni del Sud.
Così la premier Georgia Meloni nel suo messaggio, letto dal ministro Schillaci,nel corso dell’evento dedicato alla Giornata nazionale della salute della donna. “Il servizio sanitario nazionale - ha ricordato - vanta numerose eccellenze tra queste possiamo annoverare la rete delle Brest unit che rappresentano un modello di eccellenza riconosciuto a livello europeo per la gestione integrata del tumore al seno. Un modello che vogliamo ulteriormente valorizzare e rafforzare come dimostra la scelta che abbiamo fatto con l'ultima legge di bilancio, di istituire un apposito registro unico con l'obiettivo di raccogliere tutti i dati provenienti dalle Brest unit nel territorio nazionale e garantire la centralizzazione, l'analisi dei dati sulla diagnosi, il trattamento e il follow up del carcinoma mammario”.
Non solo prevenzione ma anche attenzione alla fertilità della donna. “Occuparsi della salute della donna non si esaurisce ovviamente a questo aspetto – ha aggiunto Meloni - ma riguarda molti altri ambiti. Non posso elencarli tutti, ma penso ad esempio all'attenzione che si deve avere nei confronti del tema della fertilità che è strettamente correlato alla demografia e al sostegno della natalità: è il motivo che ci ha spinto a stanziare sempre nell'ultima manovra tre milioni e mezzo di euro per realizzare specifiche campagne di informazione e sensibilizzazione sui test di riserva ovarica”.
Altrettanto cruciale l'impegno per la ricerca scientifica nell'ambito della salute della donna, in particolare con il supporto del ministero della Salute alle attività di ricerca svolte dagli Irccs in questo campo, con una specifica attenzione verso la medicina di genere. Così come è fondamentale la formazione del personale medico e sanitario nella prospettiva della medicina di genere per formulare diagnosi tempestive ed interventi terapeutici appropriati. “Il mio augurio – ha concluso Meloni – è che questa giornata possa rappresentare un'ulteriore passo avanti nel nostro impegno comune a difesa della salute delle donne. Il Governo continuerà a fare la propria parte assicurando tutto il suo sostegno a chi ad ogni livello ha a cuore questo tema”.