In occasione della celebrazione il 12 marzo della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e sociosanitari, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari Italiani (Fnovi) ribadisce con forza la sua condanna verso ogni forma di violenza e sottolinea l’importanza di tutelare la sicurezza dei medici veterinari, sia dipendenti pubblici e privati che liberi professionisti.
Fnovi ha voluto realizzare anche quest’anno una locandina rivolta alla cittadinanza, con lo scopo di sensibilizzare la popolazione sulla gravità che rivestono gli atti di violenza nei confronti del personale sanitario, promuovendo un sentiment positivo nei confronti degli operatori sanitari.
Il messaggio scelto dalla Federazione “Le vere storie di tutela della salute non prevedono scene di violenza” vuole sottolineate che la sicurezza degli operatori sanitari è presupposto imprescindibile per la tutela della salute umana, degli animali e degli ecosistemi. La violenza, in qualsiasi forma, è inaccettabile, ma lo è ancor meno quando diretta contro coloro che dedicano la propria attività lavorativa alla salvaguardia della salute.
In sintesi, il messaggio della Federazione è un appello alla responsabilità e al rispetto, un invito a riconoscere il valore del lavoro degli operatori sanitari e a garantire loro un ambiente di lavoro sicuro e protetto.”
Un fenomeno in crescita Purtroppo, gli episodi di violenza nei confronti dei medici veterinari sono in aumento. Le cause sono molteplici e complesse.
I medici veterinari dipendenti pubblici, in particolare quelli che operano nei servizi dei dipartimenti di prevenzione garantendo la sicurezza degli alimenti, il benessere e la salute degli animali, sono spesso esposti a minacce e intimidazioni da parte di operatori del settore che non accettano le decisioni prese nell’interesse della salute pubblica. Da ciò consegue che i professionisti e le professioniste si trovano spesso a operare in situazioni di forte tensione, dove rilevanti interessi economici e commerciali sono in gioco, in contesti di mafia e di criminalità organizzata.
I medici veterinari liberi professionisti, che operano nelle strutture veterinarie private e negli allevamenti a garanzia della salute e del benessere degli animali, la prevenzione della diffusione di malattie con particolare riferimento alle zoonosi e al contrasto all’antimicrobico resistenze, sono sempre più spesso vittime di aggressioni verbali e fisiche da parte di proprietari di animali che per esempio non accettano le diagnosi o le terapie proposte.
Fnovi plaude alle recenti misure adottate dalle istituzioni per contrastare la violenza contro gli operatori sanitari, che prevedono anche l’arresto in caso di aggressione. Queste misure rappresentano un importante passo avanti, ma è necessario fare di più per garantire la sicurezza dei medici veterinari che per la loro peculiare situazione di esercizio di funzioni dislocate sul territorio, in aziende private e spesso in realtà rurali isolate, corrono rischi che non possono certamente essere sottovalutati.
Per questo Fnovisi unisce all’appello del Sindacato Italiano Veterinari Medicina Pubblica (SIVeMP) che chiede con urgenza un intervento legislativo mirato da parte del Governo sulle previsioni del Decreto Legge 1 ottobre 2024, n. 137 di recente approvazione per garantire una maggiore tutela dei medici veterinari e per rafforzare le misure di prevenzione della violenza per chi lavora in contesti territoriali tra i più disparati.
La questione riveste talmente tanta importanza da essere stata declinata tra gli obiettivi del prossimo Comitato Centrale della Fnovi. la Federazione intende proseguire nel suo impegno di promuovere la cultura del rispetto e della non violenza, attraverso iniziative di formazione (appare fondamentale fornire ai medici veterinari una formazione specifica sulla gestione dei conflitti e sulla prevenzione della violenza) , sensibilizzazione (serve promuovere campagne di sensibilizzazione per informare i cittadini sul peculiare ruolo dei medici veterinari a garanzia della salute pubblica) e collaborazione con le istituzioni e le organizzazioni competenti, anche per valutare l’esigenza di un inasprimento delle pene. Solo attraverso un impegno corale sarà possibile garantire un ambiente di lavoro sicuro e sereno per i medici veterinari, che ogni giorno si dedicano con passione e professionalità alla tutela della salute animale e pubblica.