Medici di famiglia in servizio fino a 71 anni, nuove assunzioni per il Ministero della Salute, riforma per la Commissione centrale degli esercenti le professioni sanitarie e Fondo anti-dipendenze da oltre 23 milioni. Sono queste le principali novità del Dl Pa che sbarca oggi in Aula alla Camera.
Ministero della Salute: via libera a 121 nuove assunzioni
L’articolo 5-bis del provvedimento autorizza l’assunzione a tempo indeterminato di otto dirigenti di seconda fascia, ventitré dirigenti sanitari e novanta funzionari, con l’obiettivo di velocizzare le liste d’attesa, rafforzare la profilassi internazionale, fronteggiare le emergenze sanitarie e adeguarsi alla trasformazione digitale. Le assunzioni potranno avvenire anche con procedure concorsuali straordinarie, derogando alla normativa ordinaria.
Il pacchetto prevede inoltre l’incremento del contingente di supporto al Ministro della Salute, con dieci nuove unità per gli uffici di diretta collaborazione, e un aumento della dotazione finanziaria per oltre 6 milioni di euro nel 2025, che saliranno a quasi 11 milioni annui dal 2026.
SSN: proroghe e riforma del reclutamento
Altrettanto significativa la misura contenuta nell’articolo 12-quater, che consente alle aziende sanitarie di prorogare il rapporto con i medici convenzionati anche oltre l’età pensionabile (max 71 anni), fino al 31 dicembre 2026. Una soluzione d’emergenza, figlia della cronica carenza di personale, in attesa della riforma strutturale delle modalità di reclutamento.
Infatti, il DL prevede anche l’aggiornamento del quadro normativo per l’accesso alle professioni sanitarie del SSN, in coerenza con la riforma della PA introdotta dal PNRR.
Fondo anti-dipendenze da oltre 23 milioni
Nel decreto compare anche una misura specifica per il contrasto alle dipendenze patologiche. L’articolo 21-quinquies istituisce per il 2025 un fondo straordinario da 23,2 milioni di euro destinato a finanziare interventi di prevenzione e riabilitazione nelle comunità terapeutiche accreditate, con particolare attenzione alle prestazioni non coperte dai fondi ordinari.
Riforma in vista per la Commissione centrale degli esercenti le professioni sanitarie
Infine, l’articolo 21-quater annuncia l’istituzione di una sezione stralcio presso la Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie, per smaltire i procedimenti pendenti entro il 31 dicembre 2024. La norma prevede anche una riforma organica della Commissione, da attuarsi con regolamento entro trenta giorni dalla conversione in legge del decreto.