Pronto per l’intesa in tra Governo, Regioni e Province autonome il riparto delle risorse destinate al Piano nazionale di contrasto all’antibiotico-resistenza (Pncar) 2022-2025. Sul piatto ci sono complessivamente 120 milioni di euro (40 milioni per ciascuna annualità dal 2023 al 2025).
Il provvedimento, inserito all’Ordine del giorno della seduta del prossimo 17 aprile, punta a rafforzare le misure di sorveglianza, prevenzione e uso appropriato degli antibiotici, con un approccio integrato tra ambito umano, veterinario e ambientale.
Verso un sistema sanitario più resiliente L’intesa si inserisce nel più ampio quadro del Pnrr e dei Piani sanitari nazionali, contribuendo a costruire un sistema sanitario pubblico più efficiente, sicuro e sostenibile, pronto a fronteggiare una delle principali minacce globali per la salute pubblica: l’antibiotico-resistenza.
I criteri di riparto e le tempistiche I fondi saranno ripartiti tra le Regioni sulla base della popolazione residente, escluse le Regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano, che provvedono autonomamente. La Sicilia partecipa con una quota del 49,11% del finanziamento, in coerenza con le disposizioni vigenti.
Le Regioni dovranno presentare una delibera entro 90 giorni dalla stipula dell’intesa, indicando le azioni prioritarie da attuare entro il 2026. Tra queste, iniziative nei settori umano, veterinario e ambientale, coerenti con le strategie del Pncar.
Monitoraggio e valutazione l finanziamento è subordinato a un meccanismo di monitoraggio triennale. Le Regioni dovranno presentare:
Un Comitato di Coordinamento verificherà la coerenza delle attività regionali con gli obiettivi del Piano, tra cui la sorveglianza dell’uso di antibiotici, il controllo delle infezioni, il monitoraggio ambientale e la promozione dell’igiene delle mani.
Obiettivi chiave Nel dettaglio, le Regioni sono tenute a realizzare almeno i seguenti obiettivi:
E.M.