Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 85 dell'11 aprile 2025 il decreto Sicurezza approvato nei giorni scorsi da Palazzo Chigi. Con modifiche incisive alla legge 2 dicembre 2016, n. 242, che regola la coltivazione e la filiera agroindustriale della canapa si mira a evitare che l’assunzione di derivati della pianta possa alterare lo stato psicofisico delle persone, con ripercussioni sulla sicurezza pubblica e stradale.
In particolare:
- È vietata l’importazione, lavorazione, detenzione, cessione, distribuzione, commercio, trasporto, invio, spedizione, consegna e vendita al pubblico delle infiorescenze di canapa, anche se essiccate, triturate o semilavorate, nonché di estratti, resine e oli da esse derivati.
- È consentita solo la lavorazione delle infiorescenze per la produzione agricola di semi, secondo quanto stabilito dall’articolo 2, comma 2, lettera g-bis della legge.
- Le attività illegittime sopra elencate sono soggette alle sanzioni del Testo Unico sulle sostanze stupefacenti (DPR 309/1990), segnando una svolta repressiva rispetto all’interpretazione più permissiva che aveva preso piede negli ultimi anni.
- Viene espressamente chiarito che la legge 242/2016 non si applica più ai prodotti a base di infiorescenze, salvo le eccezioni previste per la produzione agricola di semi.
L’intervento normativo si colloca in un contesto di crescente attenzione pubblica e politica sull’uso della cannabis light, e potrebbe avere un impatto significativo su un settore che, fino ad oggi, si era sviluppato in un’area normativa grigia.