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Schillaci: “Risorse per la sanità non saranno dirottate su altri settori. Salute degli italiani è una priorità”
Così il Ministro della Salute rispondendo ad un’interrogazione del M5S al Question time. In merito agli scenari internazionali attuali, devo sottolineare con fermezza che le politiche di miglioramento del Servizio sanitario nazionale non possono essere trattate con accostamenti approssimativi e fuorvianti a tematiche di politica estera e di difesa. Queste strumentalizzazioni non sono solo prive di fondamento ma rischiano di disorientare i cittadini
09 APR -

Il Governo sta affrontando con serietà e responsabilità tutte le sfide attuali, con una visione integrata che tiene conto delle diverse esigenze della Nazione, senza dirottamenti di risorse da un settore all'altro. Così il Ministro della Salute, Orazio Schillaci rispondendo ad un’interrogazione del M5S al Question time alla Camera.

L’intervento integrale del Ministro della Salute. Ringrazio gli onorevoli interroganti per questa opportunità di chiarimento su un tema così rilevante per tutti i cittadini italiani. Innanzitutto, vorrei fornire un quadro chiaro degli investimenti nel nostro servizio sanitario nazionale che dimostra un impegno concreto e crescente, e non certo un dirottamento di risorse come affermato nell'interrogazione. Nell'ultimo decennio, il Fondo sanitario nazionale ha registrato un progressivo aumento, con le sole eccezioni degli anni 2013 e 2015. Particolarmente significativo è stato l'incremento per l'anno 2024, con oltre 5 miliardi di euro in più rispetto all'anno precedente, un dato ancora più rilevante se consideriamo che abbiamo mantenuto nel livello di finanziamento ordinario l'intero ammontare delle risorse straordinarie stanziate durante la pandemia. Poi, rispetto al 2020, nel 2025 avremo 16 miliardi di euro in più, nel 2026 ben 20 miliardi in più destinati alla sanità. A questi stanziamenti ordinari si aggiungono interventi straordinari: ricordo il contributo di oltre un miliardo di euro erogato nel 2023 per sostenere il Servizio sanitario nazionale a fronte dei minori ricavi derivanti dal piano di scostamento sui tetti di spesa per i dispositivi medici.

Il Piano strutturale di bilancio 2025-2029 delinea inoltre una strategia articolata che prevede: potenziamento degli strumenti di monitoraggio della spesa; sviluppo di strumenti per l'assistenza alla non autosufficienza, con miglioramento sulla vigilanza dei fondi sanitari e introducendo misure per l'assistenza di lungo periodo; una programmazione mirata di assunzione di personale sanitario con particolare attenzione alle specializzazioni attualmente carenti; rafforzamento dell'assistenza territoriale e dell'edilizia sanitaria. Per quanto riguarda il riparto di risorse, stiamo valutando specifici interventi per le aree meno sviluppate, con l'obiettivo di superare i divari territoriali.

In continuità con la normativa vigente, lavoreremo all'aggiornamento dei LEA, garantendo un'offerta di prestazioni sempre più ampie e rispondenti alle effettive esigenze di salute dei cittadini. Parallelamente, promuoveremo l'innovazione e la sostenibilità, con processi mirati di disinvestimento da pratiche obsolete o controproducenti.

Infine, per migliorare il benessere dei cittadini e ottimizzare la spesa, avvieremo progetti innovativi per incentivare stili di vita sani. Questi includono: programmi informativi sui rischi legati alla sicurezza alimentare e nutrizionale; riorganizzazione dei servizi di dietetica, nutrizione clinica e iniziative per contrastare l'antibiotico-resistenza e misure per ridurre l'impatto ambientale dei fitosanitari.

In merito agli scenari internazionali attuali, devo sottolineare con fermezza che le politiche di miglioramento del Servizio sanitario nazionale non possono essere trattate con accostamenti approssimativi e fuorvianti a tematiche di politica estera e di difesa. Queste strumentalizzazioni non sono solo prive di fondamento ma rischiano di disorientare i cittadini, distogliendo l'attenzione dalle concrete azioni che il Ministero della Salute sta realizzando per il riordino e il rafforzamento del nostro sistema sanitario.

Il Governo sta affrontando con serietà e responsabilità tutte le sfide attuali, con una visione integrata che tiene conto delle diverse esigenze della Nazione, senza dirottamenti di risorse da un settore all'altro. I dati che ho illustrato dimostrano chiaramente il nostro impegno crescente per la salute degli italiani che rappresenta, e continuerà a rappresentare, una priorità assoluta del mio Ministero e di questo Governo.

La replica di Gilda Sportiello (M5S). Ministro, ma come è possibile che dopo due anni e mezzo di Governo lei viene in quest'Aula e, di fronte a un'emergenza come quella del collasso del Servizio sanitario nazionale pubblico, lei ci venga a dire che “farete, farete, farete” e che per ora vi sembra che vada tutto bene? Ministro, ma come è possibile che il suo Governo non ha esitato un attimo ad accettare un piano di riarmo che investe 800 miliardi in riarmo e non trova denaro e risorse per la sanità pubblica, per assumere medici e infermieri - che sono tra i meno pagati d'Italia -, per abbattere il problema delle liste d'attesa? Ma lei lo sa che le persone hanno la preoccupazione di scoprire che hanno bisogno di una vista o di un esame diagnostico perché non sanno se potranno pagarlo, non sanno se troveranno posto, non sanno se dovranno rinunciare alle cure (perché sono 4 milioni e mezzo le persone che rinunciano alle cure)? Ma lei lo sa, Ministro, che mentre questo Governo si appresta a dare 30 miliardi - trovati subito, all'istante - per pagare le armi, il suo Governo non riesce a trovare risorse nonostante ci siano mezzo milione di persone che non possono pagarsi i farmaci di cui hanno bisogno? E 100.000 di queste persone sono bambini, Ministro. Il decreto Liste d'attesa che avete fatto era solo carta. Non so cosa ne avete fatto di quella carta, ma di certo non avete migliorato la qualità di vita delle persone che ancora aspettano più di 400 giorni per un esame diagnostico, più di un anno per una TAC o una risonanza. Ma lei riesce a parlare con le persone? Lo sa che per un test istologico che è arrivato con otto mesi di ritardo ci sono persone che nel frattempo sono morte o hanno scoperto che le loro metastasi erano arrivate ovunque?

Ministro, noi abbiamo bisogno di medici, non di bombe. Noi abbiamo bisogno di investimenti in sanità, non di missili. Noi abbiamo bisogno di investimenti per i consultori che state chiudendo.

Allora, Ministro, lei ha rimpallato anche le sue responsabilità in questi giorni con le regioni. Bene, se il suo problema è la sanità regionalizzata, approvi la nostra proposta di legge che chiede di riportare la sanità allo Stato

09 aprile 2025
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