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Ucraina. Presentati due progetti di Ministero della Salute e Inmp a supporto della popolazione
L’obiettivo dell’iniziativa è contribuire a rafforzare la capacità di assistenza alla popolazione che ha riportato menomazioni a causa del conflitto attraverso azioni di formazione, affiancamento e supporto tecnico destinate alle strutture sanitarie. Mentre il progetto dell’Inmp riguarda sia la distribuzione di farmaci per supportare le strutture sanitarie sia l’attività di formazione rivolta al personale specializzato per la gestione della sindrome da stress post-traumatico, violenza di genere e malattie croniche non trasmissibili.
31 MAR -

“Oggi abbiamo presentato le attività di assistenza sanitaria in favore della popolazione ucraina avviate, come Ministero e INMP, attraverso due progetti che puntano a sostenere il sistema sanitario ucraino in questa fase emergenziale dovuta al conflitto ancora in corso, ma con uno sguardo anche al futuro. Entrambe queste iniziative confermano che dinanzi alle situazioni di fragilità e di vulnerabilità, vi sono istituzioni, realtà sanitarie e terzo settore che non si tirano indietro, che sono pronti a portare la solidarietà, iscritta nella nostra tradizione, anche oltre i confini nazionali”.

Lo ha detto il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenuto oggi all’evento ‘Progetti per l’Ucraina’, organizzato presso l’auditorium del Dicastero della Salute, insieme all’Istituto Nazionale salute Migrazioni e Povertà (INMP) nel corso del quale sono state illustrate le iniziative per il supporto sanitario alla popolazione ucraina.

“In particolare – ha aggiunto Schillaci - con il progetto del Ministero della Salute, puntiamo nell’immediato a fornire l’opportunità al sistema sanitario ucraino di far fronte a quelle che sono attualmente le maggiori necessità, a cominciare dall’ambito protesico e riabilitativo Ma in questo modo vogliamo anche assicurare a tanti ucraini la possibilità un domani di integrarsi pienamente nella società civile”.

“L’INMP è impegnato nella tutela della salute delle persone più fragili, in Italia e all’estero, perché la salute è un diritto universale che non conosce confini – ha detto Cristiano Camponi, direttore generale dell’Istituto Nazionale salute Migrazioni e Povertà. Un esempio significativo di questo impegno è il nostro intervento in Ucraina, dove l'Istituto sta giocando un ruolo importante in un momento di grave emergenza. Abbiamo messo a disposizione la nostra esperienza e il nostro know-how attraverso lo strumento della co-progettazione, un approccio che unisce le competenze del terzo settore e delle istituzioni per costruire soluzioni efficaci a problemi complessi, per un supporto sanitario a una popolazione che vive un momento di grave emergenza”.

Il progetto del Ministero della Salute coinvolge un partenariato di eccellenza guidato, in qualità di Ente Esecutore, dall’IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli e costituito dal Centro Protesico di Vigorso di Budrio dell’Inail, la Croce Rossa Italiana, gli IRCCS Fondazione Santa Lucia e Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.

L’obiettivo dell’iniziativa è contribuire a rafforzare la capacità di assistenza alla popolazione militare e civile ucraina che ha riportato menomazioni a causa del conflitto attraverso azioni di formazione, affiancamento e supporto tecnico destinate alle strutture sanitarie impegnate nel campo della chirurgia ortopedica e ortoplastica, della protesica, della riabilitazione e del reinserimento psicosociale dei feriti di guerra. Il 13 febbraio 2025 è stata svolta la prima missione operativa del personale dell’Istituto ortopedico Rizzoli in Ucraina per approfondire, aggiornare e mettere a punto gli ambiti di intervento e le modalità di collaborazione tra il partenariato del progetto e i soggetti beneficiari alla luce dell’evoluzione dello scenario bellico. Contestualmente sono state avviate le attività per la formazione in supporto psico-sociale al personale e volontari della Croce Rossa Ucraina e la fornitura di assistenza Domiciliare alle vittime e mutilati di guerra.

Il progetto dell’INMP, realizzato in collaborazione con l’Associazione Salam, Soleterre Onlus e la Comunità di Sant’Egidio, riguarda sia la distribuzione di farmaci per supportare le strutture sanitarie nell’assicurare la continuità terapeutica a pazienti fragili e vulnerabili, sia l’attività di formazione rivolta al personale specializzato che lavora in Ucraina nell’ambito della gestione e del trattamento della sindrome da stress post-traumatico, della violenza di genere e delle malattie croniche non trasmissibili.

L’attività di formazione coinvolge 200 tra operatori sanitari e sociosanitari ucraini e, per motivi di sicurezza, viene erogata, in lingua ucraina, su una piattaforma e-learning appositamente dedicata a professionisti della salute che vivono e risiedono sul territorio ucraino.

Nel corso dell’evento sono intervenuti i rappresentanti di tutti partner coinvolti nei progetti che hanno illustrato le attività in corso. In collegamento da Kiev è intervenuto l’Ambasciatore d’Italia in Ucraina, Carlo Formosa, mentre le conclusioni dei lavori sono state affidate a Marco Riccardo Rusconi, Direttore Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, AICS.

"In occasione della Conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina che si terrà a Roma, il 10 e 11 luglio sarà sottoscritto un Memorandum di intesa con il ministro della Salute Viktor Liashko per individuare interventi e strumenti idonei a supportare il servizio sanitario ucraino ora e anche negli anni a
venire", ha annunciato Schillaci.

"Pochi giorni fa a Varsavia - ha spiegato il ministro- ho incontrato il ministro della Salute ucraino per discutere la necessità di un approccio più strategico, avviando nuove forme di collaborazione per la ricostruzione del servizio sanitario nazionale ucraino, in tempo di pace. Un'operazione che ovviamente richiede anni, investimenti e una strategia chiara".

Schillaci ha poi ricordato poi che "la guerra ancora in corso ha lasciato segni profondi sul sistema sanitario ucraino che oggi fa i conti con ospedali bombardati, medici che lavorano in condizioni estreme e di grande difficoltà, risorse umane e strutture ridotte all'osso". Quindi ci sarà necessità di sostegno in futuro e non "va sottovalutato inoltre che, terminata la fase emergenziale, il sistema sanitario ucraino dovrà misurarsi con un aumento maggiore di persone che presentano forme di disagio psichico e disturbi mentali per aver vissuto esperienze drammatiche di violenza e privazione che ogni guerra comporta".

31 marzo 2025
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