"Più di 46 anni fa Tina Anselmi, prima donna italiana al ministero della Sanità, firmò la legge n. 833 che istituiva il Servizio Sanitario Nazionale con cui si affermò la tutela e la promozione universale della salute, fisica e psichica, individuale e collettiva in linea con quanto stabilito dalla nostra Costituzione. I principi con cui nasceva sono una conquista irrinunciabile frutto di anni di impegno civile, riforme, mobilitazione popolare: universalità, equità di accesso e uguaglianza di trattamento; globalità e uniformità territoriale delle prestazioni erogate; centralità dell’azione preventiva; decentramento territoriale; unicità di gestione dei servizi da parte delle Unità Sanitarie Locali (Usl). Oggi questa straordinaria conquista di democrazia e centralità della persona, la più importante realizzazione universalista del welfare italiano, è a rischio a causa di un costante definanziamento, da un sempre più rapido processo di privatizzazione e da un mancato investimento sul personale. Potremmo perdere un modello universalistico e democratico che ha sempre garantito cure per tutte e tutti senza nessuna discriminazione. Oggi, nella Giornata Mondiale della Salute, dobbiamo ribadire con forza la necessità di rimettere al centro il diritto alla salute, migliorando l'accesso alle cure, valorizzando il personale sanitario, garantendo strutture efficienti, sostenendo la rete territoriale di presa in carico e la continuità e qualità dei servizi. Il diritto alla salute è stata una conquista che abbiamo il dovere di difendere ogni giorno".
Lo dichiara Ilenia Malavasi, deputata del Pd della commissione affari sociali.