28 OTT - “La lotta al cancro è stata da subito una priorità del Governo e del ministero della Salute. Uno dei primi provvedimenti adottati, appena insediati, è stato il Piano Oncologico Nazionale 2023-2027, che pone, in particolare, attenzione sulla centralità del malato, sulla riduzione delle disuguaglianze nell'accesso alle cure e su una maggiore integrazione tra prevenzione, diagnosi precoce e presa in carico". Lo ha detto il ministro della Salute,
Orazio Schillaci, nel suo intervento oggi al Quirinale per la cerimonia 'I Giorni della ricerca' di Airc.
“La ricerca oncologica – ha detto il ministro aprendo il suo intervento - ha compiuto straordinari passi in avanti per offrire nuove cure e migliorare la qualità della vita dei malati. Per questo il nostro ringraziamento va a tutti i ricercatori per il loro lavoro e all’Airc per la costante attività svolta contribuendo a dare risposte sempre più adeguate ai pazienti”.
Schillaci ha quindi spiegato come la lotta al cancro sia di prioritaria importanza per il Governo e il ministro della Salute. è stata da subito una priorità del Governo e del Ministero della Salute. Il Piano oncologico, ha spiegato, “è finanziato con 10 milioni di euro per ciascuna annualità per potenziare le strategie e le azioni per la prevenzione, la diagnosi, la cura e l’assistenza al malato oncologico. Con decreto ministeriale del 10 giugno scorso sono state ripartite le risorse ed è stato introdotto un meccanismo premiale legato al raggiungimento della piena operatività delle reti oncologiche regionali, elemento fondamentale per garantire veramente una efficace presa in carico del paziente in tutte le fasi della malattia. Tutte le evidenze scientifiche indicano, infatti, che è attraverso un sistema di rete che possiamo garantire le migliori terapie, lo sviluppo ulteriore della ricerca, la prossimità e l’uniformità di trattamenti su tutto il territorio nazionale”.
Per comprendere meglio “la strada percorsa e gli obiettivi da raggiungere per assicurare le migliori cure”, Schillaci ha presentato il quadro del cancro in numeri: “In Italia nel 2023 (rapporto Aiom) sono stimati 395.000 nuovi casi di tumore, 208.000 nuovi casi negli uomini e 187.000 nelle donne. Relativamente al numero di nuove diagnosi per le sedi neoplastiche più frequenti, per gli uomini italiani le previsioni hanno indicato, per il 2023, 41.100 nuovi tumori della prostata; 29.800 nuovi casi di tumori del polmone; 26.800 tumori del colon-retto. Nelle donne, si stimano 55.900 nuovi tumori della mammella, che continua a essere di gran lunga il tumore femminile più frequente di tutti i tumori nelle donne. Seguono il tumore del colon-retto con 23.700 nuovi casi, quello al polmone (14.000 nuovi casi) e all’endometrio (10.200 nuovi casi)”.
“È evidente – ha commentato Schillaci - come un fenomeno di questa dimensione rappresenti una sfida per i servizi sanitari che dobbiamo affrontare a livello nazionale ed internazionale cogliendo le opportunità che arrivano dall’evoluzione delle conoscenze e delle innovazioni in ambito diagnostico e terapeutico per migliorare la prevenzione e il trattamento delle neoplasie”.
Il rafforzamento della prevenzione e della diagnosi precoce, ha quindi detto il ministro, “non può prescindere da un potenziamento dei programmi di screening oncologico. In questa direzione abbiamo intensificato le attività di promozione dei programmi gratuiti offerti dal servizio sanitario nazionale e stiamo lavorando per allargare i programmi di screening al tumore del polmone. Ed è stato dato nuovo impulso alla ricerca perché la ricerca, ne siamo fortemente consapevoli, soprattutto nel campo oncologico è sinonimo di futuro”.
“Il Ministero della Salute – ha proseguito Schillaci - da sempre assicura sostegno concreto alle attività di ricerca degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico e delle reti di ricerca specifiche per singole patologie come Alleanza Contro il Cancro che raccoglie 29 IRCCS distribuiti sul territorio nazionale, anche attraverso finanziamenti per concorrere all'obiettivo di portare l’innovazione tecnologica e organizzativa dalla ricerca di base alla pratica clinica”.
In tema di ricerca oncologica, “dobbiamo guardare con grande interesse agli avanzamenti in tema di terapie basate sulle cellule CAR T. Come ho ricordato lo scorso anno, con la legge di bilancio 2023, è stato stanziato un ulteriore milione e 750mila euro in favore degli IRCCS impegnati nello sviluppo delle nuove tecnologie antitumorali CAR-T. E’ una linea progettuale attualmente in corso che si prefigge lo scopo di estendere l’utilizzo clinico delle cellule CAR T ad altri tumori solidi oltre che i tumori ematologici”, ha detto il ministro.
Nell’ottica del miglioramento continuo della presa in carico del malato oncologico, “ritengo opportuno ricordare i provvedimenti che hanno consentito l’introduzione nella diagnostica molecolare della nuova metodica di sequenziamento genomico esteso, meglio conosciuta come Next Generation Sequencing (NGS), che rappresenta un importante contributo tecnologico per far fronte a nuove esigenze cliniche delle persone affette da cancro”, ha aggiunto.
“L’attenzione concreta alla ricerca oncologica – ha detto ancora Schillaci - è testimoniata anche dalle risorse stanziate dal Programma Sviluppo e coesione Salute e dagli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza finalizzati alla valorizzazione e al potenziamento della ricerca biomedica del Servizio Sanitario Nazionale”.
In questa Giornata, il ministro ha quindi voluto rivolgere un pensiero anche a chi è guarito dal cancro. “L’Italia – ha detto Schillaci - , con l'approvazione in Parlamento della legge sull'oblio oncologico, ha dato un segnale importante restituendo alle persone, che si sono lasciate alle spalle un tumore, la possibilità di vivere una vita piena senza steccati e discriminazioni. Un risultato che ha visto il sostegno fondamentale delle associazioni di volontariato in oncologia che ringrazio. Da parte nostra, abbiamo approvato in tempi rapidi i decreti attuativi per fare in modo che la nuova legge sia immediatamente applicabile e i guariti dal cancro possano avvalersi dei diritti loro riconosciuti”.
Dal ministro è arrivato infine un ringraziamento “ancora una volta tutte le ricercatrici e i ricercatori l’AIRC per il lavoro quotidiano che svolgono per aiutare la ricerca a raggiungere nuove frontiere e per questa importante iniziativa di sensibilizzazione. E rinnovo l’impegno forte e comune nella lotta al cancro a beneficio della tutela della salute di tutti i cittadini italiani”.