“Ci tranquillizzano le dichiarazioni del ministro Schillaci, del quale ovviamente conosciamo perfettamente gli intendimenti e li condividiamo, perché tra tutti i grandi problemi ereditati nella gestione della salute, non solo per le complicanze legate alla notte buia del Covid, il più grave ed importante è quello che attiene alle professioni sanitarie, specialmente quando il ministro cita le gravi carenze su tutto il versante dell’emergenza-urgenza, a partire dal pronto soccorso, della necessità di realizzare finalmente quella sanità del territorio che da sempre costituisce “la cosa da fare ma mai fatta”, dove è evidente che si deve iniziare proprio dalla maggiore disponibilità di professionisti e dalla necessità di pagarli meglio. Perché, non è per nulla scontato, e questo lo dico anche alle rappresentanze sindacali non da oggi, che i professionisti della sanità possano essere pagati non tutti allo stesso modo, dal momento che i parametri da considerare sono tanti, ivi compreso quello delle carenze di specialisti in alcune aree e della possibilità della specialità di avere sbocco nella libera professione o meno. Ovvero, chi persegue una specializzazione in una attività che non ha sbocco nella libera professione, per trattenerlo nel Sistema sanitario nazionale evidentemente lo dobbiamo pagare meglio e di più rispetto a chi, invece, ha perseguito un percorso formativo e professionale utile all’attività libero professionale. Su questo sono stati fatti gravissimi errori di programmazione in passato con ritardi incomprensibili sui rinnovi contrattuali e sugli adeguamenti retributivi indispensabili. Ci hanno consegnato di fatto una situazione ingovernabile, paradossalmente agitata dai nostri avversari come colpa di questo governo o come difetto di azione di questo governo, quando proprio loro ne sono stati gli artefici. Tant’è che anche il decoro e l’onestà intellettuale fa difetto a questa Sinistra. Quindi, in virtù di tutto ciò, ci tranquillizzano molto le dichiarazioni odierne del ministro che ci trovano totalmente in linea e rispetto alle quali, ci confronteremo nei primi giorni della ripresa dell’attività parlamentare, specialmente quando andremo ad affrontare i passaggi relativi al bilancio, dove la Commissione da me presieduta farà certamente la sua parte in adesione e in appoggio agli intendimenti del ministro e del governo riguardo alla necessità di pagare meglio e assumere di più il personale sanitario”. Così il senatore di Fratelli d’Italia Francesco Zaffini, presidente della Commissione Sanità e Lavoro di Palazzo Madama.