Lo svolgimento del servizio farmaceutico a battenti chiusi da parte delle farmacie aperte al pubblico è di competenza delle Regioni, da qui l'invito della Federazione ai Presidenti degli Ordini per attivar i necessari contatti con le Autorità locali, al fine di ottenere sul territorio in modo da tutelare tutti i farmacisti. Si segnala che la Regioni Lombardia, Piemonte, Umbria, Puglia, Sicilia ed Emilia Romagna hanno già deciso di autorizzare lo svolgimento del servizio con tale modalità.
13 MAR - La Fofi in questi giorni si è attivata chiedendo, a livello centrale, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministero della salute e al Capo del Protezione Civile, con
nota del 10 marzo 2020, l’adozione di un provvedimento urgente per lo svolgimento del servizio farmaceutico a battenti chiusi da parte delle farmacie aperte al pubblico.
Con
nota del 13 marzo 2020, questa richiesta è stata reiterata, evidenziando nuovamente lo stato specifico - in cui versano i farmacisti - di emergenza nell’emergenza.
"In ogni caso, come è noto, la questione è di competenza delle Regioni, pertanto, si invitano i Presidenti degli Ordini ad attivare, con la massima urgenza, i necessari contatti con le Autorità locali, al fine di ottenere sul territorio di pertinenza ogni provvedimento in questo senso a tutela di tutti i farmacisti italiani.
Si segnala che la Regioni Lombardia, Piemonte, Umbria, Puglia, Sicilia ed Emilia Romagna hanno già deciso di autorizzare lo svolgimento del servizio con tale modalità", spiega in una nota la Federazione.