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Vaccini, al via oggi la Settimana Mondiale dell’Immunizzazione. Oms: “Hanno salvato 6 vite al minuto negli ultimi 50 anni”
I vaccini proteggono da oltre 30 malattie potenzialmente letali. L’Oms stima che i vaccini essenziali abbiano salvato almeno 154 milioni di vite negli ultimi 50 anni, in pratica 6 al minuto. “I vaccini sono una delle più grandi conquiste dell'umanità, ma nel 2023 almeno 22 milioni di bambini non hanno ricevuto la prima dose del vaccino contro il morbillo”. Lo slogan scelto per la Settimana 2025 è: “L'immunizzazione per tutti è umanamente possibile".
24 APR - Si apre oggi, sotto lo slogan “L’immunizzazione per tutti è umanamente possibile”, la Settimana Mondiale delle Vaccinazioni promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni sull’importanza della prevenzione vaccinale per la nostra salute. “I vaccini sono una delle più grandi conquiste dell’umanità”, sottolinea l’Oms nella pagina che celebra la settimana e ricordando che “l’immunizzazione ha salvato 6 vite al minuto dal 1974 ad oggi”.

Il dato arriva dalle stime dell’Oms: “I vaccini proteggono da oltre 30 malattie potenzialmente letali. Negli ultimi 50 anni, i vaccini essenziali hanno salvato almeno 154 milioni di vite. Sono 6 vite al minuto, ogni giorno, per cinque decenni”. In questi 50 anni, sottolinea ancora l’Oms, “la vaccinazione ha contribuito al 40% del miglioramento della sopravvivenza infantile e oggi più bambini vivono fino al loro primo compleanno e oltre rispetto a qualsiasi altro momento della storia umana. Il solo vaccino contro il morbillo rappresenta il 60% di queste vite salvate”. In pratica, la protezione offerta dai vaccini contro il morbillo ha salvato circa 94 milioni vite. E tuttavia “nel 2023, si stima che 14,5 milioni di bambini non abbiano mai ricevuto una singola dose di alcun vaccino. Nonostante il vaccino contro il morbillo abbia salvato più vite di qualsiasi altro vaccino negli ultimi cinquant'anni, più di 22 milioni di bambini hanno ancora perso la prima dose di questo vaccino e altri 12 milioni hanno perso la seconda dose nel 2023”.

Per l’Oms, tuttavia, il futuro dell'immunizzazione non significa solo raggiungere milioni di bambini che non hanno mai ricevuto una sola dose, ma anche proteggere i nonni dall'influenza, i neonati dalla malaria e dal virus respiratorio sinciziale, le madri incinte dal tetano e le bambine dall'HPV. Questo perché i vaccini per una persona proteggono anche gli altri. “Nel mondo interconnesso di oggi - sottolinea l'Oms - un'epidemia in qualsiasi parte del mondo rappresenta una minaccia ovunque. Sostenendo le vaccinazioni, non solo salviamo vite umane, ma teniamo sotto controllo epidemie mortali di malattie come morbillo, difterite e colera in tutto il mondo”.

Rispondere a un'epidemia dopo l'altra, evidenzia ancora l'Organizzazione mondiale della Sanità, “è un modo costoso e inefficace per combattere le malattie e mette inutilmente a rischio vite umane. Un modo sostenibile per interrompere questo ciclo è attraverso la prevenzione: garantire che le persone, ovunque, siano protette con i vaccini giusti, al momento giusto, dalla nascita alla vecchiaia”.

“Siamo in un momento cruciale nella storia della salute globale – dice l’Oms -. I risultati ottenuti a fatica nell'eliminazione di malattie prevenibili con la vaccinazione sono a rischio. Decenni di sforzi collaborativi tra governi, agenzie umanitarie, scienziati, operatori sanitari e genitori ci hanno portato dove siamo oggi: un mondo in cui abbiamo debellato il vaiolo e quasi debellato la poliomielite”. Dal 1988, dicono in particolare i dati, 3 miliardi di bambini sono stati vaccinati contro la poliomielite e 20 milioni di persone che oggi possono camminano, senza vaccino sarebbero rimaste paralizzate dalla poliomielite. Risultati che, è il richiamo dell'Oms, non vanno dati per scontati ma che vanno, anzi, consolidati continuando a vaccinarsi e vaccinare.

Con lo slogan "L'immunizzazione per tutti è umanamente possibile", la Settimana Mondiale dell'Immunizzazione 2025 mira a garantire che un numero ancora maggiore di bambini, adolescenti, adulti – e le loro comunità – siano protetti dalle malattie prevenibili con la vaccinazione. “I vaccini creano futuro. Un bambino completamente vaccinato ha maggiori probabilità di diventare abbastanza sano da imparare, crescere e contribuire alla propria comunità in un modo che i bambini malati non sempre possono fare”.

“I vaccini - ribadisce l'Oms - sono la prova che meno malattie, più vita è possibile quando ci impegniamo. È tempo di dimostrare al mondo che l'immunizzazione per tutti è umanamente possibile”.
24 aprile 2025
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