04 FEB - Oggi si celebra nel mondo la “Giornata mondiale contro il cancro”, un evento che è anche l’occasione per diffondere informazioni corrette su una malattia che colpisce nel mondo milioni di persone, ma che fortunatamente oggi si riesce sempre di più a curare e dalla quale in molti casi si guarisce. Il Ministro della Salute
Beatrice Lorenzin in occasione di questa ricorrenza ha dichiarato che "la lotta al cancro è una delle priorità del Servizio sanitario nazionale per l’elevata incidenza della malattia e per il suo pesante impatto sociale ed economico".
"I dati parlano chiaro: ogni giorno nel nostro Paese, circa 1.000 persone ricevono una diagnosi di tumore e si stimano ogni anno oltre 300.000 nuove diagnosi di questa malattia. Fortunatamente però grazie agli screening, alle diagnosi precoci e ai progressi della ricerca e delle terapie - in Italia abbiamo eccellenze che tutto il mondo ci invidia - possiamo dire che quello che veniva un tempo considerato un 'male incurabile' è divenuto in moltissimi casi un 'male curabile' dal quale si può guarire o, comunque, con il quale si può convivere: il cancro sta diventando infatti sempre più una malattia cronica, come altre, che consente alle persone che ne sono colpite di tornare a svolgere le attività quotidiane comprese quelle lavorative - ha spiegato il ministro -. Il World cancer day è un’occasione importante per puntare il faro su questa malattia, facendo conoscere alle popolazioni, attraverso le iniziative di sensibilizzazione messe in campo e la diffusione di una corretta informazione, tutto quello che si può fare per combatterla e prevenirla. A partire dall’adozione di stili di vita salutari che comprendono una corretta alimentazione, lo svolgimento di attività fisica, l’abbandono dell’abitudine al fumo o all’abuso di alcol, tanto per citare i più importanti".
"Nella lotta al cancro è inoltre fondamentale - ha concluso Lorenzin - impostare un approccio integrato e multidisciplinare per la proposta terapeutica e sviluppare e garantire un’offerta adeguata di assistenza sul territorio, vicino al domicilio, realizzare la presa in carico globale della persona nei suoi bisogni sanitari, sociali e relazionali, attraverso l’integrazione dei vari attori istituzionali e non istituzionali , le famiglie e le associazioni con la loro forte capacità di 'prendersi cura'”.