Il 20 febbraio si celebra la Giornata del personale sanitario e socio sanitario, del personale socioassistenziale e del volontariato, istituita con la Legge del 13 novembre 2020 "per onorare il lavoro, l'impegno, la professionalità e il sacrificio del personale medico, sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato nel corso della pandemia da Coronavirus".
È questo l’argomento al centro dell’ultimo editoriale ‘Fofi Week’ del presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti (Fofi), Andrea Mandelli.
“Una giornata nata per invitare tutti alla riflessione, che nasce dal volere del Parlamento per non dimenticare la terribile pandemia che abbiamo attraversato. Per ricordare chi ha perso la vita, chi si è schierato in prima linea per combattere, a mani nude, contro un nemico di cui non conoscevamo bene le fattezze”, racconta il Presidente Mandelli.
La Giornata di quest’anno sarà celebrata attraverso un evento che tutte le Federazioni degli Ordini delle Professioni sanitarie hanno organizzato con il Ministro della Salute, Orazio Schillaci: “Un’occasione importante di incontro e confronto che permetterà alle Federazioni di presentare una proposta di rilancio degli ordini professionali e delle professioni sanitarie - spiega il Presidente della FOFI -. È urgente rispondere alla carenza di personale sanitario, riaccendendo la vocazione dei professionisti sanitari e degli aspiranti tali. Per questo, alla presenza del Ministro della Salute e del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, porremo le basi di questo cambiamento, di una trasformazione cominciata già nel 2018 con l’approvazione della legge Lorenzin e tuttora in corso”.
La necessità emersa, dalla pandemia da Covid-19 in poi, è quella di rafforzare le cure di prossimità, un disegno nel quale appare centrale il ruolo del farmacista. “Ovunque sia svolta, che sia in ospedale o sul territorio, la professione del farmacista deve far tesoro di tutte quelle giornate terribili vissute in pandemia. È un impegno che la Federazione ha soprattutto nei confronti dei colleghi più giovani, un dovere che ogni farmacista ha nei confronti dei cittadini. È lavorando insieme che potremmo cambiare il futuro di questa professione, alla quale tutti siamo legati, ma che ovviamente - conclude il Presidente Mandelli – riteniamo doveroso migliorare”.