FarmacistaPiù. Mandelli: “Guardiamo a futuro e innovazione per rispondere a aspettative italiani”. D’Ambrosio Lettieri: “Farmacisti risorsa fondamentale”
Si è conclusa sabato scorso a Roma l'XI edizione di FarmacistaPiù. Nel corso della tre-giorni i rappresentanti politico-istituzionali e gli esperti intervenuti hanno ribadito il ruolo sempre più centrale dei farmacisti all’interno del Ssn, a tutela della salute pubblica. Mandelli: "Il nostro obiettivo è rimanere protagonisti dello sviluppo di un Servizio Sanitario Nazionale che risponda alle esigenze e alle aspettative degli italiani".
11 NOV - Rilancio della sanità territoriale, evoluzione tecnologica e trasformazione digitale: questi i temi portanti dell’undicesima edizione di FarmacistaPiù, il Congresso dei farmacisti italiani che si è chiuso sabato scorso a Roma con la partecipazione di 18mila farmacisti e oltre 170 relatori che si sono alternati nel corso dei 34 convegni dedicati ai temi di stringente attualità che accompagnano il processo di evoluzione della professione per essere sempre al passo con i tempi e governare le sfide della sanità a beneficio della collettività.
“Questa edizione di FarmacistaPiù si è confermata un appuntamento atteso e partecipato da tutta la comunità dei farmacisti per tracciare, insieme, la rotta per il futuro della professione. Il nostro obiettivo è rimanere protagonisti dello sviluppo di un Servizio Sanitario Nazionale che risponda alle esigenze e alle aspettative degli italiani, continuando a svolgere le attività che da oltre 800 anni costituiscono il cuore della nostra professione: la resilienza, la promozione della salute e l’assistenza quotidiana ai cittadini”. Così il presidente FOFI,
Andrea Mandelli, sottolineando che “i farmacisti hanno sempre dimostrato una grande capacità di guardare al futuro, adattandosi ai cambiamenti della società ma rimanendo sempre un punto fermo per gli italiani. C’è inoltre grande consapevolezza di dover consegnare alle generazioni che verranno una professione ben inserita nel SSN, percepita dalle istituzioni come un motore pulsante del sistema salute, e soprattutto apprezzata dai cittadini che sono la vera fonte di legittimazione della nostra capacità di essere incisivi nella società”.
Nel corso della tre-giorni i rappresentanti politico-istituzionali e gli esperti intervenuti hanno ribadito il ruolo sempre più centrale dei farmacisti all’interno del SSN, a tutela della salute pubblica. Tra gli ambiti nei quali i farmacisti si sono particolarmente distinti, ha ricordato Mandelli, “va certamente citato quello delle campagne vaccinali, alle quali i farmacisti hanno dato e stanno dando un contributo formidabile, anche grazie all’impegno speso sul terreno della formazione dalla Fondazione Cannavò insieme alla Federazione degli Ordini e in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità”.
Tra i temi dibattuti durante il Congresso ci sono stati non solo la professionalità, la prossimità e la qualità dell’assistenza offerta dai farmacisti, ma anche l’utilizzo delle moderne tecnologie a supporto dei servizi sanitari erogati, con l’ambizione di garantire un sistema più equo e accessibile per tutti. Sull’evoluzione del ruolo del farmacista e sull’innovazione è intervenuto
Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l’innovazione: “Sono qui per testimoniare ciò che possiamo realizzare insieme nel futuro, ciò che abbiamo già fatto nel passato e ciò che stiamo portando avanti nel presente. In un momento cruciale per l'innovazione, è fondamentale attivare collaborazioni tra governo, professionisti e cittadini. Il mio dipartimento sta sviluppando soluzioni digitali per la sanità, come il fascicolo sanitario elettronico e l'interoperabilità dei dati. I farmacisti e le farmacie hanno un ruolo centrale in questo processo, specialmente nel monitoraggio della cronicità e nell'integrazione con il sistema sanitario. È essenziale che il farmacista, con il dossier farmaceutico, possa accedere a dati sanitari e contribuire attivamente al miglioramento della salute dei cittadini”.
In merito all’importanza dei dati è intervenuto anche
Mariano Corso, Professore ordinario di Leadership & Innovation, Politecnico di Milano e Responsabile Scientifico dell'Osservatorio Sanità Digitale: “I dati ci dimostrano che, quando necessario, c’è per i cittadini un interesse a fruire dei servizi nella farmacia decisamente elevato. Vaccini, consegna a domicilio dei farmaci, servizi infermieristici: ecco quando si chiede al cittadino di dare un’opinione su questi temi, la farmacia è sempre al primo posto”, mentre
Alice Borghini (Dirigente UOSD Sanità digitale e Telemedicina) ha sottolineato quanto l’intelligenza artificiale potrà svolgere un ruolo importante nella quotidianità del farmacista, a patto che venga gestita con la supervisione del professionista”.
“È stato ampiamente riconosciuto ai farmacisti di essere stati pionieri della digitalizzazione - ha aggiunto Mandelli - e continuiamo a guardare all’innovazione come un aspetto centrale per il futuro della professione e per il contributo che possiamo dare ai cittadini e al Paese. Oggi il Dossier farmaceutico rappresenta uno strumento fondamentale per il monitoraggio delle cronicità, anche alla luce della digitalizzazione delle ricette elettroniche e della proposta, condivisa con la Federazione dei medici di medicina generale, di introdurre la prescrizione per i pazienti cronici valida per un anno. Questo permetterebbe al medico di non dover ripetere la prescrizione di routine, mentre il farmacista potrebbe monitorare l'aderenza del paziente alla terapia, interfacciandosi con il medico in caso di criticità. Anche sul fronte della telemedicina, i dati relativi agli accessi ai servizi in farmacia - elettrocardiogramma, holter pressorio, holter cardiaco - confermano il bisogno di prossimità degli italiani e la richiesta di aumentare le opportunità di prevenzione sul territorio. La telemedicina, inoltre, può contribuire a ridurre le liste d'attesa per questi esami, liberando così risorse da dedicare ad altre prestazioni”. Infine, intervenendo sul tema dell’intelligenza artificiale, il presidente FOFI ha ricordato, “Come Federazione degli Ordini dei farmacisti, abbiamo intrapreso un percorso insieme a tutte le Federazioni degli ordini delle professioni sanitarie per affrontare in modo unitario le questioni etiche dell’intelligenza artificiale e far sì che queste tematiche così rilevanti siano approcciate in maniera unitaria nel codice deontologico”.
“I farmacisti sono una risorsa fondamentale per il Paese”, ha dichiarato
Luigi D’Ambrosio Lettieri, vicepresidente FOFI e presidente di Fondazione Cannavò. “Anche quest’anno il Congresso dei farmacisti si è confermato quale riferimento di una professione che affonda le radici del suo patrimonio in tre valori fondanti: flessibilità, sacrificio e competenza. La flessibilità che ci permette di rispondere in modo tempestivo e adeguato alle nuove necessità di una sanità in continuo cambiamento, consentendo alla farmacia di essere un punto di riferimento in tutti i contesti di cura. Il sacrificio, che si traduce nell’impegno quotidiano, è la cifra distintiva del nostro operato, che, pur tra le difficoltà, non viene mai meno. La competenza, infine, è il fondamento su cui poggia la nostra autorevolezza: grazie alla preparazione professionale, all’aggiornamento continuo e alla capacità di affrontare con perizia le problematiche di salute quotidiane, possiamo garantire un servizio di alto livello. Questi valori, che animano ogni farmacista, sono essenziali per il rafforzamento del Servizio Sanitario Nazionale e per il benessere dei cittadini, confermando la farmacia quale presidio insostituibile e polifunzionale della sanità territoriale”.