“L’eredità del Covid, con le ferite e le cicatrici che la Pandemia ha lasciato in ognuno di noi, non siano solo doveroso ricordo e omaggio per i professionisti sanitari che hanno donato la loro vita per salvare quella di migliaia di pazienti, ma si trasformi nella convinzione e nella consapevolezza che le nuove sfide della sanità si vincono solo valorizzando le competenze e il coraggio di chi combatte ogni giorno, per noi, sul campo, per difendere la nostra salute”.
Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up.
“Non abbiamo dimenticato – prosegue – nemmeno per un attimo, quanto, in quei drammatici momenti, fosse forte l’empatia della gente nei confronti degli infermieri e degli altri professionisti dell’assistenza che, ironia della sorte, si sentivano nudi e inermi di fronte al virus, ma accompagnati idealmente ogni giorno dal calore dei cittadini, a partire dal loro ingresso in ospedale fino all’ultimo minuto di quelle interminabili battaglie giornaliere. Tutto questo rende difficilmente comprensibile ciò che accade oggi, quando, nelle corsie, continua a consumarsi un numero sempre più alto di aggressioni e violenze verso gli operatori sanitari. E allora sia impegno concreto della politica e delle istituzioni contribuire, con azioni reali, a porre nuove basi per corroborare e mantenere quell’armonia tra professionisti della salute e pazienti, ricostruendo un sistema sanitario equilibrato e funzionante, non solo in memoria dei 90 infermieri deceduti (senza dimenticare i 320mila contagiati) ma soprattutto ricordando, più che mai in questa giornata, che, l’immenso capitale professionale e umano a nostra disposizione, rappresenta la migliore arma che abbiamo a disposizione per affrontare gli ostacoli che abbiamo davanti ogni giorno e i possibili nuovi nemici che verranno” conclude De Palma.