La Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie-Sifo sta seguendo con attenzione il dibattito parlamentare che in questi giorni è particolarmente intenso sui temi che riguardano la salute e le sue professioni. In particolare l'attenzione della Società scientifica si pone su un emendamento al Ddl prestazioni sanitarie (il 6.0.15, "Disposizioni relative all'esercizio della professione di farmacista") in cui si paventa la possibilità per i laureati in Farmacia e Farmacia Industriale abilitati all'esercizio della professione di farmacista, di partecipare ai concorsi pubblici per dirigente sanitario farmacista del Servizio Sanitario Nazionale anche senza specifica specializzazione.
"Come Sifo stiamo seguendo con attenzione questo emendamento", dichiara Arturo Cavaliere, presidente della Società, "Ci pare che, se l'emendamento venisse accolto, imprimerebbe un indirizzo preoccupante all'intero sistema della sicurezza delle cure, perché porterebbe alla semi-distruzione della professione specialistica di farmacista ospedaliero, mettendo in serio pericolo il mondo Accademico Universitario e della formazione specialistica, facendo da cavallo di Troia ed indebolendo un sistema complessivo di diagnosi, cura, vigilanza e ricerca".
"La Sifo", conclude Cavaliere, "sta dialogando da tempo con il Ministro Orazio Schillaci ed il Sottosegretario Marcello Gemmato, oltre che con Fofi, per la difesa, il consolidamento ed il rilancio della professione del farmacista ospedaliero e dei servizi sanitari. Di conseguenza ci siamo subito attivati per una interlocuzione diretta affinchè l'emendamento indicato non venga approvato. Confidiamo nel Governo e nel Parlamento affinché la nostra professione venga rinforzata, invece che indebolita, per il suo ruolo trasversale e sempre più centrale nel rinnovamento del Ssn".