Cronache
Fazio: blocco alimenti dal Giappone
16 MAR - Il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, è tornato più volte a parlare dell’allarme nucleare in Giappone nel corso dei suoi diversi interventi ieri. Partecipando alla trasmissione Porta a Porta, ha annunciato che l’Italia ha disposto il blocco delle importazioni di alimenti dal Giappone con data successiva all'11 marzo, giorno del terremoto. Ma nel nostro Paese l’intervento sarà quasi impercettibile perché, ha sottolineato il ministro, “i ristoranti giapponesi usano pesce locale”.
Fazio ha tranquillizzato anche sui rischi per la popolazione italiana rispetto alla fuoriuscita di radiazioni dall’impianto giapponese. “I miei esperti – ha detto nel corso del convegno per i 150 della sanità italianao - escludono che ci sia qualsiasi tipo di rischio sia per quello che sta avvenendo in Giappone, sia di nubi, sia di attraversamento della crosta terrestre”. Fazio rassicura anche riguardo ai nostri connazionali rientrati dal Giappone dopo il devastante terremoto. Dai controlli effettuali, e che il ministero sta monitorando, nessuna di loro presenta infatti sintomi gravi da contaminazione. “Se ritengono di essere state contaminati da radiazioni, il nostro invito è a rivolgersi alle rispettive regioni, dove ci sono dei centri attrezzati per questo”, ha detto il ministro nel corso della conferenza sulla fertilità maschile tenuta ieri al ministero. “In ogni caso – ha sottolineato – non possono contaminare altre persone né ci sono trattamenti urgenti da prendere se la persona non presenta sintomi gravi”.
In ogni caso, ha annunciato il ministro, nei prossimi giorni “saranno pubblicate sul sito del ministero le informazioni ai cittadini sui possibili rischi immediati e a lungo termine”.
Quanto alla possibile introduzione del nucleare in Italia, Fazio invita a non incendiare il dibattito. “Il Governo ha grande attenzione verso quello che sta avvenendo in Giappone – ha detto - ma credo che con l'Europa ci sia il tempo e la tranquillità per fare una serena considerazione della vicenda”.
16 marzo 2011
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