Cronache
Ass. Coscioni: “La decisione del Tar complica ulteriormente il settore e ignora le indicazioni Oms”
16 APR - Il TAR del Lazio ha deciso che è legittimo il Decreto con il quale il Ministero della Salute il 27 giugno 2024, nell'aggiornare le Tabelle contenenti l'indicazione delle sostanze stupefacenti e psicotrope, ha inserito nella Tabella dei medicinali soggetti a prescrizione medica non ripetibile le composizioni per somministrazione ad uso orale di cannabidiolo ottenuto da estratti di cannabis
"La sentenza del TAR complica ulteriormente il settore della canapa, già colpito da norme irragionevolmente limitative, come dimostra il recente Decreto Sicurezza” – commenta Marco Perduca dell’Associazione Luca Coscioni, già Senatore e Presidente del Comitato Promotore del Referendum Cannabis Legale, che in questi anni ha seguito da vicino la vicenda del ricorso presentato al TAR del Lazio da Canapa Sativa Italia, Giantec Srl, Società Biochimica Galloppa Srl e Orti Castello di Massimiliano Quai.
Oltre ad attendere ora le reazioni delle varie associazioni, va segnalato come nella vicenda si siano sovrapposte preoccupazioni infondate su prodotti in cui interagiscono THC e CBD, evocando addirittura decessi legati all’assunzione orale di “cannabinoidi sintetici” non meglio specificati. Tali sostanze, peraltro, non risultano né nelle statistiche nazionali o europee, né nella – seppur lacunosa – letteratura scientifica consultata dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Consiglio Superiore di Sanità.
“Lascia perplessi – per non dire altro – leggere che 'la valutazione scientifica deve fondarsi su dati scientifici affidabili e su un ragionamento logico che porti a una conclusione, la quale esprima la possibilità del verificarsi e l’eventuale gravità del pericolo sull’ambiente o sulla salute di una popolazione data, compresa la portata dei possibili danni, la persistenza, la reversibilità e gli effetti'. Se tale valutazione fosse stata effettivamente svolta in modo approfondito, richiamando magari i contesti normativi di altri Paesi e le chiare pronunce e raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, non si sarebbe invocato il principio di precauzione come se fossimo ancora all’inizio del secolo scorso.”
16 aprile 2025
© RIPRODUZIONE RISERVATA