Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Ospedale Pediatrico Ann & Robert H. Lurie di Chicago, la percentuale di bambini sotto i 18 anni affetti da ansia e depressione è aumentata in modo costante prima, durante e dopo la pandemia, dal 2016 al 2022. I dati, provenienti dall’indagine nazionale sulla salute dei bambini (National Survey of Children’s Health), mostrano un trend allarmante per la salute mentale giovanile, mentre i problemi di salute fisica, come l’asma o le emicranie, sono rimasti stabili o in diminuzione nello stesso periodo. I risultati sono stati pubblicati su JAMA Pediatrics.
Nel 2016, il 7,1% dei bambini presentava sintomi di ansia. Nel 2022, la percentuale è salita al 10,6%. Anche la depressione ha visto un incremento: dal 3,2% al 4,6% nello stesso arco temporale. Al contrario, i dati relativi a patologie fisiche come l’asma (dall’8,4% al 6,5%) e le emicranie gravi (dal 3,5% al 2,6%) mostrano un trend decrescente. Le cardiopatie infantili sono rimaste sostanzialmente invariate. “La salute mentale dei giovani continua a peggiorare, anche dopo la fine dell’emergenza pandemica. È fondamentale darle priorità”, ha dichiarato la dottoressa Marie Heffernan, direttrice scientifica per le scienze quantitative presso il Smith Child Health Outcomes Research and Evaluation Center di Lurie Children’s e docente di pediatria alla Northwestern University. Heffernan ha sottolineato l’urgenza di fornire più supporto a famiglie e scuole, affinché possano affrontare con efficacia i casi di ansia e depressione tra i minori. Anche l’autrice senior dello studio, la dottoressa Michelle Macy – medico d’urgenza e direttrice dello Smith Child Health Outcomes Research and Evaluation Center – ha lanciato un appello: “Servono risorse e attenzione a livello nazionale per comprendere e affrontare le molteplici cause alla base di questo peggioramento della salute mentale nei bambini e negli adolescenti”.