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Mpox. Cdc, in Usa altri 3 casi di clade 1 dopo il primo in California
Il primo caso era stato confermato in California a novembre 2024 su una persona che rientrava da un viaggio dall’Africa. Gli altri tre casi segnalati tra il 14 gennaio e il 12 febbraio. I quatto casi, spiega il CDC americani, sono eventi separati, senza alcun collegamento. “E altri potrebbero essercene in futuro, potenziare sorveglianza”.
13 FEB - Negli Usa crescono i casi di clade 1 del virus Mpox, l'ex vaiolo delle scimmie. Dopo che nel novembre scorso le autorità sanitarie della Contea di San Mateo in California hanno confermato il primo contagio - in una persona rientrata dall'Africa orientale, che si è ripresa dopo le cure ricevute in una struttura medica e un periodo di isolamento a casa - negli Stati Uniti sono stati registrati “altri 3 casi correlati ai viaggi nelle aree colpite” da focolai di Mpox clade 1 e “altri ancora potrebbero essercene in futuro”. E quanto prospettano i Centri americani per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc), in un report sul paziente californiano che da test successivi è risultato infettato dal sottoclade 1b del virus Mpox.

In particolare, gli altri tre casi sono stati registrati in Georgia il 14 gennaio 2025, nel New Hampshire il 7 febbraio 2025 e a New York ieri, 12 febbraio 2025. “I quattro casi – spiega il CdC - sono eventi separati e non sono collegati”. Nel primo paziente, riferisce l’AdnKronos citando i Cdc, “la malattia del paziente non era grave” e si è risolta “senza casi successivi segnalati tra i contatti”. Nel secondo e terzo caso “i pazienti sono in isolamento e si stanno riprendendo a casa”. Sempre nell'area nordamericana, “a fine novembre 2024” anche "l'Agenzia di sanità pubblica del Canada ha confermato il primo caso di Mpov clade 1 a Manitoba”.

I CdC, riferisce ancora l’AdnKronos, ricordano che nell'Africa centrale e orientale è in corso un'epidemia di Mpox clade 1, virus responsabile di infezioni “storicamente più gravi” rispetto a quelle causate dal clade virale 2 all’origine dell'emergenza globale scoppiata nel 2022. L’agenzia precisa, inoltre, che “sono state segnalate infezioni di clade 1 associate ai viaggi anche in Paesi non africani”.

“I Cdc e i partner sanitari pubblici locali continuano a condurre sorveglianza clinica, epidemiologica, di laboratorio e delle acque reflue, che consentirà una rapida identificazione e risposta a Mpox negli Usa”, assicura l'agenzia federale. Il consiglio ai medici è di indagare sui viaggi dei pazienti con infezione sospetta e dei loro contatti, e di informare i dipartimenti di sanità pubblica se sospettano un'infezione da Mpox clade 1. La raccomandazione alle autorità sanitarie pubbliche è di potenziare le indagini di laboratorio che potrebbero indicare un'infezione da Mpox clade 1, implementando gli opportuni interventi di sanità pubblica quali tracciamento dei contatti, offerta di profilassi post-esposizione a personale sanitario, persone e contatti a rischio, controllo delle infezioni e prevenzione.
13 febbraio 2025
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