Scende la curva epidemica dell’incidenza delle sindromi simil-influenzali e raggiunge la soglia di “bassa” intensità. Nella nona settimana del 2025 (dal 24 marzo al 2 marzo) il livello d’incidenza in Italia è pari a 10,9 casi per mille assistiti (12,7 nella settimana precedente). I casi stimati di sindrome similinfluenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 645.000, per un totale di circa 13.021.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza. Lo evidenzia l'ultimo rapporto RespiVirNet.
L’incidenza è in diminuzione in tutte le fasce di età, maggiormente nei bambini sotto i cinque anni in cui l’incidenza è pari a 31,9 casi per mille assistiti (35,4 nella settimana precedente). Maggiormente colpite le Regioni/PPAA: Abruzzo, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna. . Basilicata e Calabria non hanno attivato la sorveglianza epidemiologica.
Durante la settimana 09/2025, continua a diminuire la percentuale dei campioni risultati positivi per influenza (28,2%), rispetto alla settimana precedente (29,2%). Tra i 2.801 campioni ricevuti dai laboratori della rete RespiVirNet, 790 sono risultati positivi per influenza, di cui 433 di tipo A (195 di sottotipo H3N2, 95 H1N1pdm09 e 143 non ancora sottotipizzati) e 357 di tipo B. Tra i campioni analizzati nella nona settimana, 275 (9,8%) sono risultati positivi per VRS, 34 (1,2%) per SARS-CoV-2 e i rimanenti 468 sono risultati positivi per altri virus respiratori (199 (7,1%) Rhinovirus, 106 Metapneumovirus, 72 Coronavirus umani diversi da SARS-CoV-2, 52 Adenovirus, 27 Bocavirus e 12 virus Parainfluenzali). Ad oggi, sul portale RespiVirNet non è stato segnalato nessun campione positivo per influenza di tipo A “non sottotipizzabile” per i virus influenzali stagionali e/o appartenente ad altro sottotipo (es. A/H5).