Aumentare il Fsn al 7,5% del Pil? In Lombardia mozione bocciata, è scontro in Consiglio
08 NOV - Respinta, ieri, a maggioranza, la mozione presentata in Consiglio Regionale della Lombardia da
Pierfrancesco Majorino (Pd) e sottoscritta da numerosi consiglieri di opposizione, per impegnare il presidente della Regione
Attilio Fontana “ad attivarsi immediatamente presso il governo al fine di scongiurare i tagli previsti per il Servizio sanitario e per ottenere un adeguato finanziamento annuale per la sanità corrispondente al 7,5% del Pil”.
L’Assessore al Welfare Guido Bertolaso, fa sapere una nota del Consiglio regionale, è intervenuto in Aula nel corso della discussione per informare che l’anno prossimo per la sanità Regione Lombardia potrà disporre di 874 milioni in più rispetto al 2023, a conferma della fine di un trend che dal 2012 vedeva sempre diminuire gli stanziamenti statali del comparto.
Ma la bocciatura della mozione ha dato vita a forti polemiche. “Questo governo ha preso un indirizzo sbagliato e Regione Lombardia non ha voluto chiedere di invertire la rotta”, il commento, ripresa dall’Ansa, del capogruppo del M5s Lombardia
Nicola Di Marco. “Avevano promesso il taglio delle accise, hanno fatto il taglio delle spese sanitarie - ha aggiunto -. Fra la fedeltà al partito e la salute dei lombardi hanno scelto la prima opzione”.
A rispondere alle opposizioni per FdI il consigliere
Luigi Zocchi, secondo il quale la sanità “oggi soffre per anni di tagli lineari e di una gestione approssimativa mai orientata a risultati da ponderare nella programmazione a lungo termine”, mentre per il capogruppo di FdI Christian Garavaglia “dal 2013 a oggi si sono succeduti i governi Letta, Gentiloni, Renzi, Conte targati Pd e M5s che hanno costantemente decurtato pesantemente le risorse" della sanità”.
“La destra - ha detto invece il capogruppo Pd
Pierfrancesco Majorino e primo firmatario dell’atto - ha bocciato in Aula la nostra mozione, non per ragioni di sostanza. L'ha respinta solo perché non vuol far sapere al governo Meloni che in Lombardia c’è bisogno di più risorse”.
“Ci chiediamo - ha replicato il capogruppo Lega
Alessandro Corbetta - con che coraggio Majorino e il Pd continuino a proporre mozioni sulla sanità dopo che i loro governi hanno tagliato ben 36 miliardi di euro alla sanità italiana”.
Secondo il consigliere regionale di Avs
Onorio Rosati, “le risorse dedicate alle spese sanitarie da parte del nostro Paese si allontanano sempre di più dalla media degli altri paesi dell'Unione Europea” e a questo si aggiunge “una scarsa attenzione a tutto ciò che concerne la prevenzione”.