“Rimuovere gli ostacoli all’attuazione di un sistema concorrenziale di convenzionamento delle strutture sanitarie private con i singoli SSR. A tal fine sembra necessario, in primo luogo, che la definizione dei tetti di spesa da attribuire a ciascuna struttura sanitaria convenzionata avvenga sulla base dell’utilizzo, quantomeno preponderante, di criteri qualitativo-prestazionali, piuttosto che del criterio del fatturato storico. In secondo luogo, appare altresì essenziale evitare il meccanismo della proroga dei contratti in essere, al fine di non pregiudicare l’attuazione del citato articolo 8–quinquies, comma 1-bis, del D.lgs. n. 502/1992, e procedere dunque a periodiche selezioni delle strutture sanitarie, basate su principi di non discriminazione e trasparenza, volte a definire l’effettiva attribuzione di un budget e il suo ammontare. Ciò, auspicabilmente, attraverso procedure regionali, adeguatamente pubblicizzate, che facciano seguito a verifiche sistematiche degli operatori già convenzionati e alla conseguente eventuale razionalizzazione della rete in convenzionamento”. È quanto sottolinea l’Antitrust in una nota rivolta alle Regioni.