Mandelli: “Il nostro ruolo nell’assistenza territoriale è cambiato e questa evoluzione deve proseguire, perché è in grado di assicurare alla popolazione servizi professionali e prestazioni sanitarie che vanno al di là della pur indispensabile dispensazione del farmaco”.
26 LUG - "Il massiccio ricorso ai farmacisti delle farmacie di comunità per ottenere il Green Pass è una nuova conferma della capacità della nostra professione di poter risolvere le difficoltà causate ai cittadini dall'introduzione di nuove procedure, anche durante le fasi più critiche della pandemia. Infatti è grazie soprattutto ai farmacisti che ha avuto successo il sistema della ricetta dematerializzata, pensato per ridurre gli spostamenti pazienti durante il lockdown. Ma non è certo il solo esempio: sono stati attivati sistemi di consegna a domicilio dei medicinali, i farmacisti hanno eseguito decine di migliaia di tamponi antigenici, dando un contributo importante al controllo dell’andamento della pandemia, e va considerato l’entusiasmo con cui i cittadini hanno accolto la possibilità di potersi far vaccinare dal farmacista di fiducia vicino a casa propria” dice
Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani.
“Ringrazio quindi tutti i colleghi che hanno aggiunto anche questa incombenza alla loro attività quotidiana, che non è mai semplice, a tutela dei cittadini. Il nostro ruolo nell’assistenza territoriale è cambiato e questa evoluzione deve proseguire, perché è in grado di assicurare alla popolazione servizi professionali e prestazioni sanitarie che vanno al di là della pur indispensabile dispensazione del farmaco. Gli italiani l’hanno capito fin da subito, nel corso della pandemia, e si sono rivolti ai farmacisti come al loro primo riferimento sul territorio. Ai cittadini che si rivolgono a noi chiedo però di aiutarci ad aiutarli e, nel caso del Green Pass, a recarsi in farmacia con tutti i documenti e i dati necessari, a cominciare dalla tessera sanitaria”.