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FarmacistaPiù/seconda giornata/2. Per tutelare le farmacie indipendenti nasce Sistema Farmacia Italia
Presentata al convegno una nuova piattaforma, promossa da Federfarma e Federfarma Servizi, per promuovere la collaborazione e l’aggregazione delle farmacie indipendenti, permettendo la standardizzazione dei servizi e una maggiore competitività sul mercato grazie alla centrale di negoziazione. Sarà possibile iscriversi dal 16 ottobre
13 OTT - Nella due giorni della V edizione di FarmacistaPiù la parola d’ordine è stata collaborazione. Tra i farmacisti e più in generale tra i professionisti sanitari.
 
In questa sede Federfarma e Federfarma Servizi hanno presentato il loro progetto congiunto, Sistema Farmacia Italia (Sfi), una rete per “fornire alle farmacie indipendenti uno strumento per competere con i capitali”, come ha affermato Marco Cossolo, presidente Federfarma.
 
L’idea, nata da uno studio di FocusManagement, prevede uno sviluppo in due fasi: quella del pharmaceutical care e quella del supporto commerciale alle farmacie. Il primo step permetterà la raccolta di dati omogenei sul monitoraggio delle terapie, per aumentare l’aderenza nei pazienti cronici. “La standardizzazione dei servizi di pharmaceutical care è oggi fondamentale – ha ricordato Erika Mallarini di Sda Bocconi – Non si parte da zero, ma manca un coordinamento. Sistema Farmacia Italia è un sistema che offre soluzioni concrete e dà la possibilità alle farmacie di aggregarsi nel modo in cui è loro più consono, in base al tipo di imprenditore, al tipo di impresa farmacia e al tipo di mercato”.
 
La seconda fase riguarderà invece la creazione di una centrale di negoziazione, che permetterà di ottenere migliori condizioni di acquisto e di condividere le procedure di gestione. È stato creato un sito dedicato al progetto, a cui sarà possibile iscriversi dal 16 ottobre. Lo stesso giorno inizieranno anche una serie di appuntamenti in giro per l’Italia con l’obiettivo di fornire informazioni ai farmacisti e raccogliere adesioni.
 
“La farmacia italiana si trova a operare in un scenario caratterizzato da un continuo cambiamento dal punto di vista sanitario e socioeconomico – ha commentato Luigi D’Ambrosio Lettieri, presidente del Comitato scientifico di FarmacistaPiù – Se da una parte la professione si sta “attrezzando” per rispondere alla necessità di fornire un più ampio ventaglio di prestazioni professionali e servizi cognitivi, va considerato che anche la farmacia deve strutturarsi per fronteggiare una serie di fattori che nuocciono alla stabilità del servizio farmaceutico: dagli effetti della legge annuale sulla Concorrenza, che ha previsto modalità dell’ingresso dei capitali nell’assetto proprietario assolutamente negative, all’aggravarsi degli effetti del ricorso alla distribuzione diretta. Ritengo estremamente positivo che Federfarma abbia presentato in questo Congresso, che è la casa di tutti i farmacisti, il suo progetto di una piattaforma di servizi e di attività gestionali che può costituire non la catena, ma la rete dei professionisti”.
 
Alfredo Procaccini, presidente di Sistema farmacia Italia, ha sottolineato che “la società è nata dopo un anno di intenso lavoro. Siamo consapevoli della sfida che abbiamo di fronte e non intendiamo sottovalutarne la portata”.
Il presidente di Fofi Andrea Mandelli è entrato nello specifico: “Conosciamo tutti i fattori che da quasi due decenni hanno impoverito la rete delle farmacie di comunità: un impoverimento culturale, per l’esclusione dal circuito dell’innovazione farmacologica, ma anche economico. Su un sistema reso fragile è intervenuta infine l’apertura della proprietà delle farmacie ai capitali. Un fatto che può determinare una mutazione genetica della stessa farmacia che finora è stata guidata dal professionista. La risposta non può che essere la ricerca di una dimensione diversa, il raggiungimento di una massa critica che permetta ai professionisti di restare in campo con i loro valori e le loro competenze anche relazionali ma con un supporto operativo e capacità di investimento differenti dal passato. L’unica risposta è l’associazionismo la condivisione di servizi e di modelli organizzativi, possibile in molte forme. È una strada sulla quale ci avviamo in ritardo, ma questa può anche essere lo spunto per migliorare le esperienze di altri paesi e mi pare che la proposta di Federfarma possa costituire una risposta adeguata alle necessità”.
 
Mentre Marco Alessandrini, Ad di Credifarma, ha ricordato l’importanza dell’attività di advisory finanziaria, un’attività “a supporto del farmacista, con l’obiettivo di ridurre le ansie e le preoccupazioni”, Angelo Stefanori, commissario straordinario di Farmacap, ha espresso una “valutazione estremamente positiva di Sistema Farmacia Italia perché fornisce strumenti aggiuntivi al farmacista”.
 
Salvatore Buttidel Consiglio direttivo Assogenerici ha posto l’accento sul rapporto tra l’industria e le farmacie: “Ci lega un forte legame di fiducia: senza la farmacia italiana oggi non ci sarebbero i 4 miliardi di risparmio derivanti dalla vendita di farmaci equivalenti. Riteniamo che il farmacista debba oggi potenziare il suo ruolo e possa realmente essere l’attore principale sul territorio. Oggi, un momento in cui siamo costretti ogni giorno a ragionare su strumenti  e soluzioni per garantire la sostenibilità del Ssn il farmacista, potenziato nel proprio ruolo e pienamente integrato nei percorsi di cura garantiti ai cittadini, è una figura indispensabile”.
 
Ha ripercorso le tappe della collaborazione per Sfi Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi: “Da tempo ci stavamo preparando per meglio affrontare l’ingresso dei capitali nel mondo della farmacia. Abbiamo sempre collaborato con Fofi e da un anno e mezzo abbiamo anche una proficua collaborazione con Federfarma, che ha portato a Sistema Farmacia Italia, progetto solito e concreto basato sul principio di fare sistema al nostro interno, di far valere peculiarità della nostra categoria.
Sono convinto che con l’organizzazione della rete e con le partnership sarà possibile instaurare un rapporto di collaborazione basato su risultati misurabili e concreti su servizi che ciascuno di noi fa, ma che vanno organizzati in sistema più strutturato”.
 
Roberto Tobia, tesoriere di Federfarma, ha invece invitato tutta la farmacia italiana a “remare nella stessa direzione. Negli ultimi anni siamo stati colpiti dal virus dell’individualismo. Dobbiamo trovare un antidoto e comprendere l’importanza dell’aggregazione e della collaborazione, uniche strade possibili per affrontare le sfide del futuro. La battaglia che abbiamo di fronte non è contro qualcuno, ma per la farmacia italiana. Non possiamo però permetterci di sbagliare mira”.
13 ottobre 2018
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