“Un’intesa che speravamo fosse rinnovata ormai da 26 anni”: è così che il Presidente della Fofi, Andrea Mandelli, commenta l’intesa dalla Conferenza Stato Regioni sull’Accordo collettivo nazionale (Acn) per la disciplina dei rapporti con le farmacie pubbliche e private, nel corso del consueto Fofi Week su Fofi Live. “Il rinnovo della Convenzione era ormai indispensabile alla luce dei cambiamenti già quotidianamente sperimentati nella pratica della nostra professione”, aggiunge il Presidente Mandelli.

‘Regolamentare’ è senza dubbio la parola d’ordine di questa Intesa: “La possibilità di avere regole omogenee su tutto il territorio nazionale è fondamentale. L’evoluzione della farmacia è stata talvolta bloccata proprio dalla mancanza di norme chiare”, evidenzia il Presidente della FOFI. Le novità introdotte sono molteplici, tra le più rilevanti quelle che regolamentano la farmacia dei servizi: si va dalla possibilità di prenotare prestazioni, effettuare visite di specialistica ambulatoriale, fino a vaccini e test diagnostici.

“Queste regole devono essere lo stimolo per tutti noi ad alzare l’asticella della qualità dei nostri servizi. Abbiamo bisogno di erogare le nuove prestazioni in un ambiente in cui il cittadino si senta a suo agio, protetto nella sua privacy, sicuro del rapporto che ha con il professionista sanitario”, aggiunge Mandelli sottolineando come nei precetti della Convenzione non ci siano “limiti, ma una grande opportunità: quella di poter tracciare una via che dia un senso a tutti gli investimenti che i farmacisti hanno fatto finora, al fine di essere protagonisti sul territorio”.

La nuova Intesa sarà lo stimolo anche per nuove iniziative promosse dalla Federazione. “Stiamo lavorando alla redazione di linee guida che permettano a tutti i colleghi farmacisti di seguire con precisione ogni procedura, nel rispetto della legge Gelli Bianco. Ancora, con la Società italiana di Radiologia, stiamo redigendo delle linee guida per l'applicazione della telemedicina. Abbiamo già trasmesso una prima bozza al Ministero della Salute di quelle volte a regolamentare i test diagnostici svolti in farmacia. Il tutto per fare un passo avanti come categoria professionale, ma anche per permettere al nostro Paese di avanzare in quel percorso che vede come obiettivo il rafforzamento della rete di assistenza e cura di prossimità”, conclude il Presidente Mandelli.