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13 OTTOBRE 2024
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Mandelli: “Farmacisti precursori dei grandi cambiamenti”
“Dobbiamo prepararci ad accogliere quelle innovazioni che potranno sì impattare sulle nostre abitudini quotidiane ma che dobbiamo leggere positivamente in funzione dei maggiori benefici per i cittadini e per l’ecosistema sanitario nel suo complesso. Per esempio, al sistema Datamatrix che dal 9 febbraio prossimo sostituirà la fustella adesiva sui farmaci” scrive il Presidente Fofi nel suo editoriale dell’ultimo numero del ”Il Farmacista”
07 OTT -

Quella che stiamo vivendo è un’epoca caratterizzata da un’esposizione continua al cambiamento: nuove tecnologie, nuove conoscenze, nuovi bisogni, che comportano, da un lato, preziose opportunità di crescita, dall’altro l’esigenza di stare al passo con uno scenario in costante evoluzione. L’unica strategia possibile, come singoli e come comunità professionale, è quella di abbracciare il cambiamento.

Del resto, noi farmacisti ci siamo sempre distinti come precursori dei grandi cambiamenti. Siamo stati i primi, per esempio, ad avvalerci delle soluzioni tecnologiche per semplificare la dispensazione dei medicinali mediante l’attivazione della ricetta elettronica. Oggi, dobbiamo prepararci ad accogliere quelle innovazioni che potranno sì impattare sulle nostre abitudini quotidiane ma che dobbiamo leggere positivamente in funzione dei maggiori benefici per i cittadini e per l’ecosistema sanitario nel suo complesso. Mi riferisco, per esempio, al sistema Datamatrix che dal 9 febbraio prossimo sostituirà la fustella adesiva sui farmaci. Per effetto del nuovo sistema di tracciatura introdotto nell’Unione Europea, l’iconico bollino che per anni ha accompagnato l’attività del farmacista, scandendone la gestualità nel suo fondamentale ruolo di dispensatore del farmaco, lascerà spazio a un codice a barre bidimensionale stampato sulla confezione. Un cambiamento importante, nel quale tuttavia troveremo una nuova normalità, con in più la consapevolezza di adoperare un sistema rapido e sicuro, a garanzia di una gestione più efficiente della catena di distribuzione farmaceutica e di una maggiore sicurezza per i pazienti.

Durante la pandemia si è resa evidente la capacità dei farmacisti non soltanto di resistere agli urti della storia, ma di saper cogliere le opportunità della sfida che il Covid ha lanciato alla sanità del Paese. Perché se il cambiamento è inevitabile, la crescita è una scelta. E noi questa scelta l’abbiamo compiuta con determinazione, dimostrando di essere fra i professionisti della salute più disponibili all’aggiornamento scientifico e più preparati all’introduzione delle nuove tecnologie per rispondere ai bisogni dei cittadini. Il Covid ha dunque tracciato una strada dalla quale non si può tornare indietro: l’evoluzione dell’assistenza è il territorio e la porta d’ingresso del servizio sanitario sul territorio sono i farmacisti e la rete capillare delle farmacie di prossimità. Il disegno di legge Semplificazioni approvato in estate dal Consiglio dei ministri e ora all’esame del Parlamento, non fa altro che riconoscere ufficialmente questa evoluzione, enunciando i servizi che molti di noi già offrono ai cittadini – che non mancano di esprimere soddisfazione e fiducia verso il nostro operato –, ponendo di fatto le basi per il loro rimborso da parte del Servizio Sanitario Nazionale.

Tra le novità più rilevanti introdotte durante la pandemia, quella che probabilmente ha avuto l’impatto più forte sulla nostra professione è stata la somministrazione dei vaccini. Un cambiamento che ha definitivamente inaugurato una nuova fase della Farmacia dei servizi, e che ha contribuito a definire i due ambiti in cui questo grande progetto di trasformazione dovrà proseguire ed espandersi, vale a dire la prevenzione e la promozione della salute. Come fatto finora, dovremo continuare a puntare sul valore delle competenze, a garanzia della qualità delle prestazioni rese ai cittadini e della credibilità del nostro ruolo all’interno del sistema assistenziale. Un impegno che la Federazione persegue con grande fermezza, testimoniato anche dall’imminente partenza dell’edizione aggiornata del corso unico, realizzato con l’Istituto Superiore di Sanità, che abilita il farmacista all’avvio delle attività vaccinali antinfluenzale e anti-Covid in farmacia. Un aggiornamento resosi necessario alla luce degli strumenti vaccinali oggi disponibili e delle recenti raccomandazioni del Ministero della Salute sulla prossima campagna vaccinale 2024/2025-

Andrea Mandelli
07 ottobre 2024
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