Lavoro e Professioni
Fassid e Codirp: “Ripartiremo dall'articolo eliminato nella prossima tornata contrattuale”
23 GEN - “Viene ratificato un documento importante, in cui sono stati ottenuti dai sindacati molti risultati positivi, sopratutto nella parte normativa, al meglio delle risorse messe a disposizione dalla parte datoriale. Fondamentale l’eliminazione dei ‘di norma’, che costellavano il contratto precedente, spesso compromettendone l’esigibilità e che sono stati pressochè totalmente eliminati. Premiato il grande contributo Fassid per il riconoscimento dell’indennità di specificità dei dirigenti sanitari, anche se dobbiamo ancora assistere (e subire) la sperequazione sempre denunciata tra dirigenti medici e dirigenti sanitari in alcune fasce di retribuzione”. Così Roberta Di Turi, Segretario Nazionale SINAFO e Rappresentante Legale FASSID (Federazione AIPAC-AUPI-SIMET-SINAFO-SNR) oggi in Aran per la sigla del CCNL definitivo Sanità triennio 2019-2021.
“Un importante passo in avanti -prosegue - viene fatto sulla questione dell’orario di lavoro. Con questo contratto viene imposto il recupero delle ore lavorate in eccedenza, impedendo, così, azzeramenti periodici e aprendo di fatto la strada ad eventuali risarcimenti se ci fossero inadempienze in tal senso. Tutti i dirigenti medici e sanitari chiedevano la firma di questo contratto che non sarà certamente perfetto, ma sicuramente è il migliore possibile, alla luce delle scarse risorse disponibili, che per questo CCNL erano state già definite, a suo tempo, con un margine di incrementi molto bassi. Siamo stupiti dell'ingerenza del MEF anche su articoli che non avrebbero comportato scostamenti di finanza. Per quanto riguarda l'art.22, eliminato, rappresenterà, per quanto ci riguarda, il punto di ripartenza nella prossima contrattazione, che ci auguriamo avvenga in tempivrapidissimi”. Le fa eco Tiziana Cignarelli, Segretario Generale della Confederazione Dirigenza pubblica CODIRP, che al momento della firma ha affermato: “Si stanno ripetendo interventi unilaterali di modifica dei testi contrattuali usciti dal tavolo negoziale che incidono sugli assetti decisi dalle parti, svilendone il ruolo e la capacità di valutare interessi e diritti collettivi. Ci auguriamo che la prossima tornata contrattuale alle porte scongiuri incursioni anomale da parte di chi non è al Tavolo”.
23 gennaio 2024
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