19 NOV - “La farmacia si trova di fronte a un cambiamento epocale e per una volta il termine non è retorico” ha sottolineato il segretario della Fofi,
Maurizio Pace, nel suo intervento al Consiglio nazionale. ”Un cambiamento che la Federazione ha costruito in un percorso di 13 anni, nel quale è risuscita a dimostrare il valore del suo progetto ai fini della professione, del Servizio sanitario e del cittadino. Oggi siamo visti dal decisore politico-sanitario come una parte importante del sistema che tutela la salute e questo credo sia chiaro a tutta la professione. Ma la consapevolezza del da farsi non è che il primo passo per condurre a buon fine questa sperimentazione della farmacia dei servizi, con la quale passiamo dalla teoria alla pratica. E il passo successivo e fondamentale - ha evidenziato Pace - è la formazione, sia quella sulle metodiche da adottare nell’erogazione delle prestazioni professionali e dei servizi cognitivi, sia in senso ampio quella che serve a costruire un linguaggio comune con gli altri professionisti della salute”.“In questo senso - ha detto il segretario della Fofi - dobbiamo seguire l’esempio dei colleghi ospedalieri che da tempo, per evidenti ragioni, operano in piena collaborazione con il medico e l’infermiere”.
La sperimentazione regionale, ha ribadito Maurizio Pace, “è interamente sulle nostre spalle e non possiamo permetterci errori, perché soltanto con un risultato positivo potremo costruire un modello di farmacia nella quale la nostra missione di sempre, la dispensazione del farmaco, si arricchisce delle nuove funzioni della Pharmaceutical care e diviene un elemento ancora più centrale nel processo di cura. Solo così potremo assicurare un futuro al farmacista e alla farmacia di comunità, non solo dal punto di vista professionale ma anche dal punto di vista della sostenibilità economica e della salvaguardia dei livelli occupazionali”.