Il ministro: "Primo mito da abbattere: in sanità si spende troppo...non è per niente vero". Il convegno del ministero della Salute per smontare letteralmente i tanti falsi miti attorno alla salute. Dal cibo ai vaccini. Ma anche sull'efficacia dei generici e sulla malasanità. Esperti, rappresentanti delle istituzioni, giornalisti. Ma anche attori e personalità dello sport per guardare le vere eccellenze della sanità e dimenticare i troppi luoghi comuni che non fanno certo bene alla salute
22 APR - "Gli immigrati ci stanno riportando malattie scomparse", "i primi rapporti sessuali sono sterili", "più spendi e meglio ti curi", "un bell'antibiotico al primo segno di febbre e tutto passa", "ci propongono vaccini inutili solo per venderli", e così via. E sono molti ancora i "falsi miti" che sono stati al centro del convegno svoltosi oggi a Roma presso il Complesso Monumentale Santo Spirito in Sassia, con l'obiettivo di sfatare i tanti luoghi comuni sulla sanità, dando al contempo risalto alle vere eccellenze di questo settore.
Il convegno si è articolato in varie sessioni, ognuna di queste verrà caratterizzata da un titolo provocatorio che metterà in risalto i paradossi legati alla salute: dall'alimentazione alla percezione sbagliata di una sanità tutta in negativo. Spazio anche alle nuove paure, come quelle legate all'immigrazione e agli effetti negativi dei vaccini. Fino al falso mito della fuga dei cervelli o quello secondo il quale i farmaci generici sono una bufala.
Un evento monstre, che ha visto riuniti tutti insieme istituzioni, esperti ed operatori del settore. Ma non solo, presenti anche personaggi del mondo dello spettacolo e alcune scolaresche, tutti insieme con l’obiettivo di confrontarsi per sfatare i miti erranti che spesso fanno breccia nell’immaginario collettivo del paese e assurgono a verità.
"E' necessario distruggere i falsi miti della sanità e focalizzare l'attenzione sui problemi reali e le cose vere”. Ha dichiarato il ministro della Salute,
Beatrice Lorenzin, aprendo la kermesse.
Lorenzin ha subito ricordato come in questi anni “ho affrontato vari falsi miti: cominciando da Stamina, un esempio di come la disinformazione può creare danni incredibili, per arrivare alla battaglia contro il falso mito che vuole le vaccinazioni causa dell'autismo, quando invece proprio i vaccini sono la base della sanità pubblica ed uno dei pericoli per le nostre società viene appunto dalle maglie larghe per le vaccinazioni che potrebbero permettere a virus e batteri di ripresentarsi".
Il Ministro Lorenzin ha sottolineato, inoltre, come "sia un falso mito che in Italia si spende troppo per la sanità: spediamo meno di tutti. Ed è un falso mito che spendiamo troppo in farmaci. Il Fondo sanitario nazionale è legato al Pil - ha detto - è una percentuale e abbiamo bisogno di aumentare questa percentuale. Il Servizio sanitario nazionale ha dato molto al Paese e dal prossimo anno dovrà ricevere qualcosa. Pur mantenendo il rigore e facendo in modo che neanche un euro venga rubato in sanità perché questo è un crimine morale. Il servizio sanitario italiano è stato per decenni il migliore al mondo ed adesso fra i primi tre. Dobbiamo tendere a salire e non a diventare il quarto".
Ma uno dei grandi problemi che portano i falsi miti a diventare fallaci verità è il fatto che “l'Italia è un paese a rischio di analfabetizzazione scientifica. Oggi c'è un surplus di informazioni soprattutto in rete e ciò passa per essere cultura scientifica, ma in realtà non è così. Abbiamo il dovere di coltivare la vera cultura scientifica e le eccellenze che abbiamo nel nostro paese, mentre spesso le nostre eccellenze vengono celebrate fuori e non in Italia". Lorenzin ha parlato anche del problema dell’automedicazione attraverso internet e ha poi ribadito come “non è vero che la sanità costa troppo”.
Il Ministro, ha poi ricordato come "nei dibattiti pubblici si dicono cose vere dieci anni fa, penso alle siringhe. e che oggi rappresentano l'era geologica e ciò è pericoloso perché si sposta l'agenda politica dai problemi veri a dibattiti superati". E per il Ministro non si può più aspettare: "Non c'è tempo da perdere e dobbiamo focalizzarci sulle emergenze vere, combattendo i falsi miti e affermando la volontà di ridare uno spazio forte all'evidenza scientifica".
Ospite dell’evento anche
Claudio De Vincenti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio che alla domanda se la sanità può essere un costo o un investimento ha chiarito: “La sanità può essere un investimento ma bisogna ragionarci sopra. In che modo e con quali strumenti.
Il sottosegretario ha rimarcato poi come i “tagli degli ultimi anno si sono resi inevitabili per le condizioni di finanza pubblica”. Ma nonostante ciò il sottosegretario ha rimarcato come “pur con ristrettezze gli operatori nel loro insieme hanno fatto si che il nostro Ssn restasse uno dei migliori del mondo, il che testimonia le competenze e le qualità di tutti gli attori del sistema”.
Rispetto alle ultime misure il sottosegretario ha specificato però che “il termine tagli non è corretto, perché se si è in grado di usare meno risorse per dare più servizi questo è fare un servizio ai cittadini italiani. Il documento di domani deve consentire questa operazione, una sanità migliore e più efficiente”.
“Contro i falsi miti la comunicazione è fondamentale – ha evidenziato il Dg Aifa,
Luca Pani e va migliorata, dobbiamo scendere dalla Torre d'avorio e comunicare meglio. La giornata di oggi va in questa direzione. L'Aifa ha fatto di questo la sua missione, siamo presenti sui nuovi media e social network. Rispondiamo alle domande e realizziamo delle pillole di informazione. Ma la stampa poi ha una ruolo fondamentale nel diffondere i giusti messaggi in sanità”.
Sempre in tema farmaci è intervenuto anche il presidente di Farmindustria,
Massimo Scaccabarozzi. “Un falso mito sui farmaci è che costano troppo, in Italia si spende il 20% in meno rispetto all'Ue. Soprattutto quelli ospedalieri sono sottoposti a vincoli ristrettivi ad intenso monitoraggio. Ma a chi fanno comodo questi falsi? A chi non ha una strategia e preferisce i tagli lineari”.
Ma non solo falsi miti anche eccellenze “Nel settore dei trapianti in Italia c’è un’eccellenza - ha detto
Alessandro Nanni Costa, direttore Centro Nazionale Trapianti. E’ una rete articolata che consente di avere un discreto numero di organi e di ottimi risultati di sopravvivenza degli organi stessi. In Italia circa tremila trapianti l’anno, di questi abbiamo il 70/80% di sopravvivenza degli organi e questo dato ci pone fra i primi al mondo. C’è bisogno di una grande tracciabilità di organi e donatori per motivi di sicurezza e per avere la certezza assoluta di evitare il traffico degli organi”.
Durante la tavola rotonda sul tema dei trapianti è intervenuta anche
Sonia Cazzaro, una donatrice della catena “Samaritana”. “Abbiamo pensato, se con un rene si vive, perché non donarlo - ha dichiarato Sonia Cazzaro -. Con la catena samaritana abbiamo detto si, c’è un percorso fondamentale ed importante con figure d’eccellenza. Io ho donato solo dieci giorni fa e sono qui. Donare non ti toglie nulla, ti arricchisce e ti fa sentire una persona migliore”.
Che la sanità non costa troppo è stato ribadito anche dal Dg della programmazione del Ministero della Salute,
Renato Botti. “La Sanità non costa troppo. Siamo al 6,8% del Pil di fronte a media del 9% in Europa. Sul fatto che ci siano costi diversi nel Paese è vero. Ma dipende dall’organizzazione dei servizi in ogni Regione. E un altro fattore sono le condizioni di contesto che giustificano parte dei differenziali.
Presente all’evento anche il dg di Agenas,
Francesco Bevere che ha parlato dell’elevato numero di tagli cesarei. “Mentre per le realtà ospedaliere un incremento dei volumi corrisponde a migliori servizi per i tagli casarei non è così. È un’operazione chirurgica, ma che n molte circostanze viene eseguita in assenza di indicazioni terapeutiche”. Ma Bevere ha voluto sfatare il mito di un Ssn poco sicuro per i pazienti. “Su 15mln di prestazioni che vengono fornite abbiamo una percentuale bassissima di complicazioni. Bisogna aumentare certo la capacità di misurazione dei fenomeni ed è quello che stiamo facendo. Stiamo mettendo a punto un sistema di monitoraggio delle performance”.
“Primo falso mito è che c’è troppa malasanità troppi interessi – ha affermato il commissario dell’Istituto superiore di sanità,
Walter Ricciardi. Ogni anno vengono curati milioni di italiani E il tutto è finanziato con il 7% del Pil. Oggi non c’è nessuno al mondo che garantisce ciò che facciamo in Italia a questi costi e anche il Governo deve sfatare il mito che costa troppo”.
“Secondo falso mito – ha proseguito Ricciardi – è che in Italia non si può far ricerca. È vero che molti italiani sono costretti ad andare all’estero. Ma bisogna dire la verità, che gli italiani fanno ricerca. Certo, sta a noi metterli in condizioni di restare nel nostro Paese”.
Altro tema toccato da Ricciardi quello dei vaccini. “Ieri è stato pubblicato uno studio che mette la parola fine alla correlazione tra vaccino e autismo. Tutte quelle che sono ancora le voci su internet sono da sfatare”. In un ultima istanza i farmaci. “Il sistema italiano dei farmaci è il secondo in Europa”.
Sfatato anche il mito dei prezzi delle siringhe. “E' un falso mito quello dei costi delle siringhe. Un dato che posso riportare è che sono 680mila i dispositivi medici tracciati dal ministero della Salute. Una banca dati enorme e invidiata a livelli europeo. Il dato che emerge è che ci sono 2980 prodotti che si chiamano siringhe. Si spendono 306 mln di euro, ma nell'88% costano 0.11 centesimi. Quella da 113 euro è una sola e la usano i dentisti perché molto particolare. Portare ancora la siringa come esempio di costo devastante per il Ssn è falso”. A sfatare il mito è
Marcella Marletta, direttore generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico del ministero della Salute nel suo intervento alla tavola rotonda 'La stessa siringa costa diversamente al Nord e al Sud' al convegno a Roma sui falsi miti in sanita'.
“Il costo della siringa è un facile luogo comune – ha affermato
Stefano Rimondi, presidente di Assobiomedica - se si cita lo 'scandalo' del costo della siringa diverso tra Nord e Sud vuol dire che non si conosce il settore”.