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Piano pandemico. Ministero: “In arrivo nuova versione”. E su malattia Congo: “A breve indicazioni per la tempestiva individuazione sul territorio nazionale di possibili nuovi casi”
Così il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani in risposta ad un’interrogazione presentata durante il Question time alla Camera da Azione. “Per l'attuazione del Piano a livello regionale, sono stati stanziati nel disegno di legge di bilancio, in corso di esame alla Camera in queste ore, 50 milioni per l'anno 2025, 150 milioni per l'anno 2026 e 300 milioni di euro a decorrere dall'anno 2027. Le risorse saranno assegnate alle regioni, a valere sul fabbisogno sanitario standard”.
18 DIC -

“In merito al Piano strategico-operativo di preparazione e risposta a una pandemia da patogeni a trasmissione respiratoria a maggiore potenziale pandemico, rappresento che è in corso di definizione, in questi giorni, una versione aggiornata rispetto alla precedente bozza, già trasmessa a gennaio alla Conferenza Stato-regioni. Per l'attuazione del Piano a livello regionale, sono stati stanziati nel disegno di legge di bilancio, in corso di esame alla Camera in queste ore, 50 milioni per l'anno 2025, 150 milioni per l'anno 2026 e 300 milioni di euro a decorrere dall'anno 2027. Le risorse saranno assegnate alle regioni, a valere sul fabbisogno sanitario standard”. Così il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani in risposta ad un’interrogazione presentata durante il Question time alla Camera da Azione.

La risposta integrale del Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. Onorevoli deputati, lo scorso 29 novembre il Ministero della salute della Repubblica democratica del Congo ha segnalato all'Organizzazione Mondiale della Sanità un'allerta riguardante un aumento dei decessi per una malattia non diagnosticata nella zona sanitaria di Panzi. Come riferito dall'OMS, in tale zona si sono registrati 406 casi, con sintomi quali febbre, mal di testa, tosse, raffreddore e dolori muscolari. L'epidemia è ancora in corso e i casi segnalati hanno avuto un picco nella settimana numero 45. I decessi, che sono finora 31, si sono verificati principalmente nei villaggi. Secondo l'OMS, a livello nazionale il rischio è considerato moderato, a causa della natura localizzata dell'epidemia.

Per quanto concerne i Paesi europei, l'European Centre for Disease Prevention and Control evidenza che le forme gravi di malattia si osservano solo in individui con malnutrizione e che la probabile ragione per cui l'agente causale non è stato determinato tempestivamente è la mancanza di capacità diagnostica in sede locale.

Per quanto riguarda l'Italia, il 12 dicembre sono stati segnalati dalla regione Toscana e Calabria due pazienti con sintomatologia compatibile, entrambi rientrati da Kinshasa nel mese di novembre. I pazienti già dimessi risultano asintomatici e in miglioramento clinico. I rispettivi contatti, sia in Italia che in Congo, non hanno manifestato alcuna sintomatologia. Il 17 dicembre è stato, inoltre, segnalato un caso sospetto di febbre con emorragia in una persona residente in Veneto, rientrata di recente da un viaggio in Congo. Sono in corso gli accertamenti diagnostici, in collaborazione con l'Istituto Spallanzani, che consentiranno di far luce sulla eziologia della malattia. Il Ministero della salute monitora costantemente la situazione. È stato, inoltre, costituito un ristretto gruppo di coordinamento e, in attesa di indicazioni da parte delle autorità sanitarie internazionali, sono in via di definizione le indicazioni per la tempestiva individuazione sul territorio nazionale di possibili nuovi casi.

In merito al Piano strategico-operativo di preparazione e risposta a una pandemia da patogeni a trasmissione respiratoria a maggiore potenziale pandemico, rappresento che è in corso di definizione, in questi giorni, una versione aggiornata rispetto alla precedente bozza, già trasmessa a gennaio alla Conferenza Stato-regioni.

Per l'attuazione del Piano a livello regionale, sono stati stanziati nel disegno di legge di bilancio, in corso di esame alla Camera in queste ore, 50 milioni per l'anno 2025, 150 milioni per l'anno 2026 e 300 milioni di euro a decorrere dall'anno 2027. Le risorse saranno assegnate alle regioni, a valere sul fabbisogno sanitario standard.

La replica di Federica Onori (AZ-PER-RE).

Grazie Presidente, grazie Ministro. Certifichiamo, quindi, che il Piano pandemico 2024-2028 dell'Italia è nettamente in ritardo, perché ci ha appena detto che la bozza diramata a gennaio 2024, che doveva essere in qualche modo una bozza quasi definitiva, da comunicarsi alla Conferenza Stato-Regioni, adesso addirittura, a distanza di quasi un anno, viene messa in discussione e rivista. Quindi, vuol dire che il 2024, che tecnicamente è ricompreso nell'arco temporale 2024-2028, è già un anno in cui l'Italia non è stata coperta da un piano pandemico; quindi noi certifichiamo che questo Governo non è in grado di assicurare la sicurezza nazionale, la salute nazionale.

Bene, sull'OMS e sulle organizzazioni internazionali non ci ha davvero risposto; anche su quel fronte leggiamo dai giornali che il Ministro Schillaci - che oggi non ha potuto purtroppo essere con noi e speriamo possa tornare ad avere rapporti con il Parlamento molto presto - in qualche modo non sta davvero collaborando con i piani di definizione dell'OMS. Ricordiamo, tra l'altro, che la salute è qualcosa che non conosce confini nazionali e, devo dire, in questo il Ministro Schillaci dovrebbe essere particolarmente sensibile, perché è un promotore del cosiddetto concetto one health, quindi c'è una sola salute mondiale che riguarda l'uomo e che riguarda l'ecosistema in cui si inserisce.

Bene, il Piano pandemico, la sua implementazione è nettamente in ritardo, a quanto pare anche la bozza diramata non era assolutamente indicativa, eppure noi a qualcosa dobbiamo far riferimento e faremo evidentemente riferimento a questa bozza. Cosa troveranno, ad esempio, quei cittadini italiani che identificano se stessi - per utilizzare un linguaggio in voga in questo periodo - come no-vax? Beh, questi cittadini troveranno vaccini, chiusure attività lavorative non essenziali, chiusura delle scuole, distanziamento fisico, limitazione assembramenti, limitazioni spostamenti e uso mascherine, persino troveranno questi cittadini - perché si può leggere la bozza - i contestati DPCM. Questo è l'armamentario che mette in campo questo Governo, ovvero il Piano pandemico di questo Governo è identico al Piano pandemico del Governo precedente. E concludo dicendo che avete deciso di eliminare le multe ai no-vax e più tardi risponderete a una domanda dei miei colleghi, che vi chiederanno invece di reintrodurle. Io invece vi dico “no”, fate di più, abbiate il coraggio dei vostri pensieri e del vostro credo, se pensate che quelle le multe erano sbagliate, rimborsate anche gli eroici che invece le hanno pagate, rimborsate i salari e gli stipendi di coloro che se li sono visti tolti perché non hanno legittimamente deciso di non rispettare quel tipo di norma. Non lo farete perché questo che fate è semplicemente un contentino.

18 dicembre 2024
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