15 GIU - “È arrivato il momento di una presa di coscienza da parte della popolazione, che deve rendersi conto che quando più categorie di professionisti dedicati a un servizio universale lanciano un grido di allarme, significa che ci sono torti nei confronti dei quali non è possibile girare la faccia. Torti che sono perpetrati negli anni per colpa di una cattiva organizzazione e di Regioni che non sono martiri bensì carnefici, in quanto non hanno dato risposte ma piuttosto contributo ad aumentare la distanza tra i cittadini e il diritto alla salute”. A dirlo
Benedetto Magliozzi, segretario nazionale Cisl Medici.
Sottolneando la necessità di sensibilizzare i cittadini su quanto sta accandendo al Ssn, Magliozzi ha aggiunto: “Noi medici possiamo riempire le piazze, ma la maggior parte delle persone è a casa e si tratta di quella stessa gente che non crede più nelle elezioni o nei sindacati, né si riconosce più in quella ricerca per un Ssn unico e universale, che non è un costo ma un investimento, ricordiamolo bene. Una popolazione curata bene è una popolazione felice e che produce di più”, ha concluso il segretario nazionale della Cisl Medici.