15 GIU - È indispensabile aumentare i posti letto negli ospedali pubblici, per far fronte a una richiesta sempre maggiore di ricovero e garantire le cure in quelle aree che il privato accreditato lascia sempre più scoperti. A dirlo
Roberto Bonfili, coordinamento nazionale delle aree contrattuali medica, veterinaria e sanitaria Uil Fpl.
Bonfili ha evidenziato in particolare come l’introduzione degli specializzandi nelle corsie ospedaliere, pur rappresentando un aiuto, abbia tuttavia comportato “un aumento dei ricoveri e una riduzione delle dimissioni dai Pronto Soccorso. Questo perché è evidente che un medico giovane, con minore esperienza, ha più dubbi sullo stato del paziente e, dunque, meno coraggio a dimetterlo”.
Ma l’aumento dei posti letto, per Bonfili, è necessario anche per far fronte a quelle che possono essere le dinamiche del privato: “Mi è arrivata voce di un gruppo importante che sta chiudendo il proprio reparto di ostetricia e ginecologia per motivi medico legale. Ci sono branche, infatti, dove il rischio di medicina difensiva e di problemi medico legali è maggiore. È chiaro che il privato non ha alcun interesse ad esporsi a questi rischi. Solo il Ssn può garantire il diritto alla Salute a tutti i bisogni dei cittadini”.