Durante l’emergenza pandemica l’Aifa ha condotto il monitoraggio a livello nazionale e regionale dell’uso dei farmaci antivirali e degli anticorpi monoclonali utilizzati per il Covid. I dati e le attività di monitoraggio relativi a un intervallo temporale di 964 giorni (ovvero 2,6 anni) sono stati descritti in un report pubblicato sul sito della stessa Agenzia.
Da qui emerge come in totale siano stati dispensati fino allo scorso 3 luglio 129.415 trattamento con Paxlovid, di questi la maggior parte, ossia 86.561, sono stati distribuiti direttamente sul territorio tramite il canale farmacie. Una scelta che si è quindi rivelata nei numeri come un successo.
E ancora, sono oltre 158mila i trattamenti con Remdesivir utilizzati. Più precisamente 120.604 quelli distribuiti su pazienti ospedalizzati con polmonite che richiede ossigenoterapia supplementare e 37.957 quelli distribuiti in via precoce su adulti non ospedalizzati e non in ossigeno-terapia per Covid con insorgenza di sintomi da non oltre 7 giorni e in presenza di condizioni cliniche predisponenti che rappresentino dei fattori di rischio per lo sviluppo di Covid grave. Sono stati dispensati più di 64.280 trattamenti di Molnupiravir.
Il maggior numero di trattamenti pro capite avviati con farmaci antivirali per il Covid si è registrato in Valle d'Aosta (15.499,35), a seguire la Liguria (12.911,25) e le Marche (9.615,71). Fanalino di coda le province autonome di Bolzano (2.776,86) e di Trento (2.643,46).
Infine, a livello nazionale sono stati 80.788 i trattamenti avviati con farmaci monoclonali. Ricordiamo che l'utilizzo di questo tipologie di terapie è venuto meno nel corso del tempo a causa della loro minore efficacia nel contrastare le varianti più recenti del virus. Il Sotrovimab (31.967) il più utilizzato, seguito da Casirivimab imdevimab (24.342). A chiudere Bamlanivimab con 823 trattamenti dispensati.