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Nuovo attacco dell’Oms contro l’industria del tabacco: “I loro interessi sono in diretto conflitto con gli obiettivi di salute pubblica”
Sono anni che l’Oms condanna senza mezzi termini l’industria del tabacco ma oggi l’organizzazione si dice preoccupata “per i continui tentativi da parte dell'industria del tabacco e dei suoi surrogati di promuovere i propri interessi per influenzare la ricerca scientifica, la percezione pubblica, il processo decisionale e i media, tutti mirati a garantire la proliferazione e la vendita di nicotina e prodotti del tabacco”.
03 MAG -

Nuovo duro attacco dell’Oms all’industria del tabacco. In una nota apparsa oggi sul sito web dell’Oms si ribadisce che “esiste un conflitto fondamentale e inconciliabile tra gli interessi dell'industria del tabacco e gli interessi della politica della salute pubblica” e che “non dovrebbe essere un partner in alcuna iniziativa legata alla definizione o all'attuazione di politiche di salute pubblica, sapendo che i suoi interessi sono in diretto conflitto con gli obiettivi della salute pubblica”.

Sono anni che l’Oms condanna senza mezzi termini l’industria del tabacco ma oggi l’organizzazione si dice preoccupata “per i continui tentativi da parte dell'industria del tabacco e dei suoi surrogati di promuovere i propri interessi per influenzare la ricerca scientifica, la percezione pubblica, il processo decisionale e i media, tutti mirati a garantire la proliferazione e la vendita di nicotina e prodotti del tabacco”.

L’Oms denuncia che “l'industria del tabacco continua ad amplificare la disinformazione nei media, compresi i recenti eclatanti attacchi alle organizzazioni per il controllo del tabacco”.

Da qui la nuova esortazione a tutti gli Stati membri “a garantire che non stiano collaborando o accettando fondi dall'industria o dai suoi gruppi di facciata”.

“La comunità internazionale – sottolinea ancora l’Oms - non deve dimenticare che l'industria del tabacco ha consapevolmente negato che i suoi prodotti fossero collegati al cancro e ha affermato falsamente che il fumo passivo non provoca alcun danno”.

“Questa condotta fuorviante continua ancora oggi – aggiunge l’Oms - con le aziende produttrici di tabacco, sigarette elettroniche e altre aziende che producono nicotina, nascondendo che i loro prodotti creano dipendenza, mentre si rivolgono direttamente a bambini e giovani adulti con messaggi pubblicitari dei loro prodotti dannosi”.

Per l’Oms, “decenni di comportamento ambiguo servono come prova che le compagnie del tabacco antepongono il profitto alla salute pubblica” e che “l'industria del tabacco utilizza un'ampia gamma di tattiche per interferire con la definizione e l'attuazione delle misure di controllo del tabacco”.

“Una strategia – accusa l’Oms – che sta minando la credibilità dell'OMS e dei suoi partner in modo che il pubblico metta in discussione le prove scientifiche che dimostrano i danni del tabacco e dei prodotti a base di nicotina”.

Al contrario “l’OMS utilizza approcci basati sull'evidenza che hanno contribuito a salvare milioni di vite”, sottolinea la nota dell’organizzazione.

Da qui la richiesta alla comunità internazionale, affinché tuteli “l'attuazione della WHO Framework Convention on Tobacco Control (WHO FCTC) il primo trattato internazionale negoziato sotto gli auspici dell'OMS, uno strumento giuridicamente vincolante che festeggia i 20 anni dalla sua adozione all'Assemblea mondiale della sanità.

“Il WHO FCTC – ricorda infine l’Oms - aiuta a impedire all'industria del tabacco di interferire nelle politiche di salute pubblica e contiene l'obbligo legale per le Parti di proteggere le politiche di salute pubblica dall'industria del tabacco”.

C.F.

03 maggio 2023
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