Tumori. Schillaci: “160 diagnosi cancro seno al giorno, verso screening dai 45 anni”
Il ministro ha ricordato che “il Servizio sanitario nazionale mette a disposizione tre programmi di screening (per i carcinomi della mammella, del colon retto e della cervice uterina), ma, come indicato anche nel nuovo Piano oncologico nazionale e in linea con le raccomandazioni europee, vogliamo allargare i programmi di screening”
05 DIC - “Il 30% dei tumori alla mammella si registra in donne al di sotto dei 50 anni. E ogni giorno a 160 donne in Italia viene diagnosticato un cancro al seno”. Lo ha ricordato il ministro della Salute,
Orazio Schillaci, in un messaggio inviato alla conferenza stampa per la presentazione delle attività della Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt) e del programma 2025 nel quale figura la collaborazione con Miss Italia, iniziativa che il ministro definisce meritevole "per promuovere la prevenzione oncologica tra le giovani donne, per incentivare i controlli senologici e anche la vaccinazione contro l'Hpv.
Schillaci ha sottolineato l'impegno del ministero a “promuovere su tutto il territorio nazionale una maggiore partecipazione ai programmi di screening, fondamentali per diagnosticare precocemente una patologia e aumentare le possibilità di guarigione. Un ambito su cui stiamo puntando è l'ampliamento della fascia d'età dai 45 ai 74 anni per lo screening del tumore alla mammella: è già partito in alcune regioni e dobbiamo spingerlo in tutta la nazione”, ha spiegato rammentando che oggi il “Servizio sanitario nazionale mette a disposizione tre programmi di screening (per i carcinomi della mammella, del colon retto e della cervice uterina), ma, come indicato anche nel nuovo Piano oncologico nazionale e in linea con le raccomandazioni europee, vogliamo allargare i programmi di screening organizzati ad altre patologie, tra le quali il tumore del polmone e della prostata. Quindi dobbiamo continuare a investire in prevenzione” anche perché “negli ultimi anni abbiamo raggiunto risultati straordinari: si è allungata l'aspettativa di vita per i pazienti oncologici, sono aumentate le probabilità di guarigione e la qualità della vita è migliorata. Basti pensare che in Italia 4 milioni di persone vivono dopo una diagnosi di tumore. Oltre 1 milione può considerarsi definitivamente guarito tornando ad avere la stessa prospettiva di vita della popolazione generale", ha evidenziato il ministro.
“Promuovere la prevenzione oncologica, in particolare tra i più giovani - ha aggiunto Schillaci - è una nostra priorità e un impegno che portiamo avanti soprattutto grazie alla preziosa collaborazione della Lilt”, con la quale “nel 2024, abbiamo avviato una serie di iniziative strategiche e consolidato appuntamenti ormai tradizionali per diffondere messaggi di salute e per promuovere l'adesione ai programmi di screening e l'adozione di stili di vita sani. Un'alleanza che andrà avanti anche nel 2025 con il nuovo programma di attività", ha proseguito il ministro ringraziando i volontari Lilt nella Giornata internazionale del volontariato, settore che rappresenta una "asse portante di una società civile". Per Schillaci "dobbiamo avere cura della nostra salute e dobbiamo farlo sin da piccoli. Come sappiamo, infatti, circa il 40% dei nuovi casi di tumore sono potenzialmente prevenibili agendo sui fattori di rischio modificabili. A questo proposito, voglio sottolineare l'importanza del protocollo d'intesa che sarà sottoscritto dalla Lilt con il collega ministro dell'Istruzione Valditara il prossimo 19 dicembre”.