“Abbiamo una popolazione bisognosa di risposte di salute, che purtroppo ha a disposizione un Servizio sanitario nazionale dove, di fatto, pur nascendo universalistico e solidaristico, si trovano sempre più file, tempi lunghi e difficoltà di prenotazione. Rispondere con struttura sempre pronta, senza rinviare una risposta utile e significativa da parte di un professionista sanitario, è un aspetto che va al di là di tutte le concezioni sui presidi sanitari del nostro Paese”. Lo ha sottolineato Venanzio Gizzi, presidente Assofarm, partecipando oggi a Roma alla presentazione della ricerca Ipsos-Fofi sul ruolo e la percezione dei farmacisti fra gli italiani.
“Negli ultimi 3 anni è cambiato il mondo – ha proseguito - tutto quello che è stato detto sul ruolo e le prospettive della farmacia è assolutamente condivisibile, ma di fatto poi paghiamo un prezzo in termini di risposte non adeguate. In questi anni di pandemia le organizzazioni sindacali sono rimaste unite, ma ad esempio sul tema convenzione ci siamo fermati al 2017. Bene che il governo stia lavorando sulla remunerazione. Occorre che si superino gli ultimi 30 anni e che ci sia una presa di coscienza generale e rispondere ai problemi del sistema salute del nostro Paese”.