Il secondo richiamo del vaccino bivalente contro il Covid avrebbe potuto ridurre il rischio di infezione da Sars-CoV-2 tra gli operatori sanitari dell'11%. Questo quanto emerso da uno studio di coorte prospettico tra operatori sanitari di 12 ospedali europei condotto tra ottobre 2022 e maggio 2023. L'efficacia della seconda rispetto alla prima dose di richiamo del vaccino contro il Covid, complessivamente, è stata stimata in base al tempo trascorso dal secondo richiamo e limitatamente ai soli vaccini bivalenti.
Tra i 979 operatori sanitari inclusi idonei per una seconda dose di richiamo, 392 (40%) l'hanno ricevuta e 192 (20%) hanno presentato un'infezione durante il periodo di studio. L'efficacia è stata dell'11% (-43; 45) quando il dato è stato limitato all'uso di soli vaccini bivalenti. Tuttavia, si spiega nello studio, la limitazione delle stime di efficacia imprecise sono dovute alla proporzione di vaccino monovalente utilizzato nello studio, alle dimensioni ridotte del campione e allo studio condotto durante la circolazione predominante del sotto-lignaggio XBB.1.5.
Il crescente corpo di prove sull'efficacia indica che i vaccini sono meno efficaci contro esiti lievi come l'infezione e che questa efficacia diminuisce piuttosto rapidamente. Tuttavia, i vaccini Covid autorizzati rimangono efficaci contro esiti gravi come l'ospedalizzazione e la morte e questo effetto protettivo è sostenuto sia nel tempo che attraverso le varianti emergenti.