“Dopo oltre un mese dalle dimissioni di Palù, l’Agenzia Italiana del Farmaco riprenderà la sua affannosa rincorsa alle altre agenzie europee, ma soprattutto dovrà affrontare le annose problematiche interne, in primis la spinosa questione dei precari. Al neo Presidente Nisticò vanno i nostri più sinceri auguri di buon lavoro, ma auspichiamo che, nella redazione della sua agenda, nei primissimi punti inserisca la soluzione alla nostra problematica, trovando un punto di contatto con il Ministero dell’Economia – che ha sempre creato falsi ostracismi – e che si dia seguito all’ODG approvato dal Parlamento sulla nostra stabilizzazione”. Così i precari Aifa in una nota.
“Il 31 dicembre 2023 i nostri contratti precari sono scaduti ed in questi 95 giorni quello che abbiamo ricevuto dal Ministro della Salute Schillaci e dal Sottosegretario Gemmato è stato un bel nulla. Silenzio, noncuranza e – concedeteci un termine forte – maleducazione. Più e più volte abbiamo richiesto incontri con i vertici di Lungotevere Ripa, senza mai ricevere una risposta, nemmeno di rifiuto; più e più volte abbiamo sollecitato l’opinione pubblica ed i media a dar risalto a questa incresciosa situazione lavorativa, ma l’esiguo numero di lavoratori (meno di trenta) non fa notizia. Intanto l’Agenzia del Farmaco procede i suoi lavori a rilento, con alcuni uffici totalmente immobilizzati per la carenza di personale. Sono passati 95 giorni e noi lavoratori, e le nostre famiglie, siamo senza stipendio, senza lavoro ma soprattutto senza futuro”.