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“Farmacista di reparto”. Al via progetto pilota all’ospedale Città di Castello
Il progetto sperimentale della durata di un anno, che prenderà il via a breve, prevede l’inserimento della figura professionale del farmacista nel reparto di oncologia medica dell’ospedale di Città di Castello. La figura del Farmacista clinico di reparto lavorerà in collaborazione con un team multidisciplinare e sarà in grado di supportare i medici nell’affrontare le criticità con particolare riguardo all’appropriatezza prescrittiva.
20 MAG -

Presentato oggi il primo progetto pilota della Usl Umbria 1 “il farmacista di reparto”. Il progetto sperimentale della durata di un anno, che prenderà il via a breve, prevede l’inserimento della figura professionale del Farmacista nel reparto di oncologia medica dell’ospedale di Città di Castello. La figura del Farmacista clinico di reparto lavorerà in collaborazione con un team multidisciplinare e sarà in grado di supportare i medici nell’affrontare le criticità con particolare riguardo all’appropriatezza prescrittiva.

Ad illustrare il progetto sono stati il Direttore generale dell’Usl Umbria 1 Nicola Nardella, il responsabile del servizio farmaceutico dell’Usl Umbria 1 Andrea Caprodossi, e la Farmacista coinvolta nel progetto Alessandra Mariottini Sarti, dirigente medico del Servizio Farmaceutico dell’Usl Umbria 1.

Hanno partecipato all’incontro la Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei; il Direttore della Farmacia dell’Azienda Ospedaliera di Perugia Alessandro D’Arpino; il Direttore regionale Salute e Welfare della Regione Umbria Massimo D’Angelo; il coordinatore della cabina di regia governance farmaceutica della Regione Umbria Fausto Bartolini; l’assessore alla Sanità della Regione Umbria Luca Coletto; il responsabile della sezione assistenza farmaceutica della Regione Umbria Mariangela Rossi; il presidente dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Perugia Filiberto Orlacchio; il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia Giuseppe de Filippis; il direttore generale dell’Usl Umbria 2 Piero Carsili.
Collegati da remoto, il Presidente della Fofi (Federazione Ordini Farmacisti Italiani) Andrea Mandelli ed il Presidente Sifo (Società italiana di Farmacia Ospedaliera) Arturo Cavaliere.

“La figura del Farmacista di Reparto- ha detto il presidente Filiberto Orlacchio aprendo l’incontro - assume particolare rilevanza in un contesto come quello attuale in cui le Aziende Sanitarie italiane sono impegnate in attività di Clinical Governance e si rendono direttamente responsabili del miglioramento continuo della qualità dell’assistenza e delle prestazioni erogate. Esso si configura come strumento indispensabile nel creare un ambiente che favorisce l’espressione di una eccellenza clinica compatibile con le risorse economiche assegnate. Il ruolo tradizionale del Farmacista Ospedaliero, impegnato nell’approvvigionamento e distribuzione dei farmaci e dei dispositivi medici trasversalmente all’Azienda in cui opera, deve necessariamente cambiare, traendo ispirazione da realtà europee e americane ormai da tempo consolidate. In diversi paesi europei il farmacista ospedaliero è una figura di reparto ed è sentita la necessità di un confronto con tali realtà".

"Quanto previsto nel progetto 'Il Farmacista di Reparto' - prosegue - è in linea con i più recenti indirizzi di Clinical Pharmacy, che vedono il Farmacista diventare parte integrante di un team multi-disciplinare e rivestire un ruolo più sanitario e aderente a quello che deve essere il suo percorso formativo universitario e professionale. In Umbria la trasformazione è già in atto: il Farmacista è un elemento cardine dell’equipe sanitaria che partecipa alle scelte delle terapie farmacologiche ed è in grado di intervenire in modo più preciso, diretto e immediato su ogni aspetto e problematica legati al farmaco, non solo dal punto di vista gestionale ed economico ma altresì orientato al paziente (Pharmaceutical Care) e al miglioramento del suo percorso clinico all’interno dell’Azienda”.


“Tutto ciò che è migliorativo per la nostra sanità pubblica – ha commentato la presidente della Regione Donatella Tesei – ci sta particolarmente a cuore. Viviamo un periodo complesso; per questo ogni iniziativa volta a migliorare la situazione sanitaria ed a fornire risposte sempre più puntuali ai pazienti, assume una grande importanza”.

"Quello in atto è un percorso complesso composto di numerosi progetti innovativi, come quello presentato oggi – ha continuato la presidente – in grado di fare la differenza; a fronte di ciò la vera sfida è di saperlo accompagnare con un’adeguata informazione che consenta all’utenza di conoscere in maniera corretta i servizi e di usufruirne. Ringrazio coloro che hanno pensato, quindi, a questo progetto: sono convinta che sarà un successo portando beneficio alla sanità umbra e che nel tempo potrà essere anche ulteriormente ampliato ed esteso”.

“Il progetto pilota del farmacista di reparto a Città di Castello – ha spiegato Andrea Caprodossi - mette al centro dell’iniziativa la figura del paziente. Un paziente fragile, immuno-compromesso e politrattato che avrà l’opportunità di avere al suo fianco un’ulteriore figura di spessore in grado di aiutarlo nel controllo delle interazioni tra farmaci/cibo e integratori oltre a supportarlo nell’aderenza alla terapia”.

Anche l’Italia si sta allineando all’orientamento internazionale che vede la presenza sempre più attiva del farmacista nel processo di cura in ospedale – ha sottolineato Alessandra Mariottini Sarti -. Il progetto pilota del Farmacista Clinico di Reparto in Oncologia, proposto dal Servizio Farmaceutico dell’Ospedale di Città di Castello, è suddiviso in due programmi finalizzati ad offrire strumenti in grado di prevenire gli eventi avversi, promuovere l’educazione del paziente sul corretto uso dei farmaci migliorando la sicurezza e l’efficacia dei trattamenti. Più farmaci vengono prescritti ad un paziente e maggiore è la probabilità di non aderenza terapeutica; ciò si verifica soprattutto nel paziente anziano (sopra i 65 anni) con capacità visive ridotte, facile dimenticanza e spesso difficile comprensione del regime farmacologico. Per questo motivo il paziente anziano, per il quale anche una comunicazione corretta ed umana può rappresentare una terapia di supporto, è stato messo al centro del progetto. Il progetto avrà la durata di un anno e verrà condotto in collaborazione con il personale sanitario dell’Ambulatorio di Oncologia Medica dell’Ospedale di Città di Castello”.

Il direttore Generale dell’Usl Umbria 1 Dott. Nicola Nardella, nel corso del suo intervento, ha spiegato che il farmacista di reparto ha un ruolo centrale nel processo di governo clinico, con particolare attenzione agli elementi che riguardano l’appropriatezza prescrittiva, il controllo del rischio clinico e degli effetti collaterali dei farmaci, nella gestione dell’aderenza dei nuovi farmaci in collaborazione con il clinico non solo in ospedale, ma anche sul territorio ed infine nella gestione dei percorsi economici di farmaco-economia. Il progetto risponde all’evidente necessità di lavorare in team per migliorare l’efficacia, la sicurezza e la sostenibilità delle cure attraverso lo scambio di competenze ed esperienze nonché lo sviluppo delle migliori pratiche cliniche.

20 maggio 2024
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