Farmacia dei servizi. Regione Marche prima in Italia ad avviare la sperimentazione. Mandelli (Fofi): “Farmacisti protagonisti del rilancio della prossimità”
Da domani in più di 270 farmacie delle Marche partirà la sperimentazione, in maniera organica, dei nuovi servizi che vanno dal monitoraggio dell’aderenza alla terapia per il diabete e la broncopneumopatia cronica ostruttiva ai servizi di telemedicina, oltre che a un rafforzato supporto agli screening. Mandelli: “L’introduzione della vaccinazione anti-zoster nelle farmacie marchigiane ci auguriamo possa fare da apripista a ulteriori evoluzioni della Farmacia dei Servizi”.
31 MAG - La “Farmacia dei servizi” diventa realtà nelle Marche. Dal 1 giugno 2023 più di 270 farmacie della Regione parteciperanno alla sperimentazione dei nuovi servizi nella Farmacia di Comunità. Le Marche, ricorda in una nota
Andrea Mandelli, presidente della Fofi, è “la prima regione italiana a implementare in maniera organica tutti i servizi erogabili dai farmacisti di comunità e ad introdurre la somministrazione del vaccino contro l’herpes zoster in farmacia. Un sentito ringraziamento va al Governatore Francesco Acquaroli e all’Assessore alla Sanità Filippo Saltamartini per aver riconosciuto il valore dell’apporto dei farmacisti di prossimità per realizzare una sanità a misura dei cittadini marchigiani e migliorare l’efficienza del SSR. Desidero inoltre ringraziare i presidenti degli Ordini provinciali dei farmacisti e di Federfarma, e tutti i colleghi del territorio che in questi anni hanno dato prova di essere pronti alla sfida di offrire ai cittadini sempre più servizi, consentendo di raggiungere questo importante traguardo”, ha proseguito Mandelli.
“La Farmacia dei Servizi - ha aggiunto il presidente della Fofi - è oggi una realtà che riscontra un’amplissima adesione sia da parte dei cittadini che degli stessi professionisti, come testimoniano i circa 40mila farmacisti italiani che si sono abilitati all’inoculazione dei vaccini. Vaccinazioni, test diagnostici, prestazioni di telemedicina ci vedono sempre più protagonisti accanto alla tradizionale attività di dispensazione dei medicinali, alimentando al contempo una crescente aspettativa dei cittadini e del sistema nei confronti della rete dei farmacisti di comunità per rafforzare le attività di prevenzione e cura sul territorio, con particolare riguardo alla gestione delle cronicità”.
L’auspicio di Mandelli è che “l’introduzione della vaccinazione anti-zoster nelle farmacie marchigiane ci auguriamo possa fare da apripista verso ulteriori evoluzioni della Farmacia dei Servizi, a conferma della nostra volontà di continuare ad accrescere le nostre competenze ed ampliare il nostro contributo alla realizzazione di una sanità di prossimità in grado di garantire la miglior assistenza possibile ai cittadini”.
“Siamo orgogliosi di essere la prima Regione in Italia ad effettuare questa sperimentazione – ha detto il presidente della Regione,
Francesco Acquaroli, nel corso della conferenza stampa convocata a Palazzo Li Madou ad Ancona -. La fase che stiamo vivendo è di forte difficoltà per la sanità e per l’erogazione delle prestazioni e dei servizi e, in questo contesto, la capacità di fare sinergia e squadra diventa l’elemento dirimente per colmare il vulnus che si è creato nel tempo. La prima soluzione è quella di ottimizzare le risorse a disposizione mettendo in campo tutte le energie perché la risposta prestazionale sia all’altezza delle esigenze sia nelle realtà più grandi, ma soprattutto in quelle periferiche. La rete delle farmacie è sicuramente un patrimonio da potenziare e valorizzare per fare la differenza soprattutto dove, in particolare nelle aree interne, la farmacia diventa l’unico presidio di prestazione sanitaria. Questo è quindi un inizio importante, ma come per tutti i progetti, adesso dobbiamo calarlo sul territorio per essere efficaci nel risultato creando le giuste condizioni”.
Grazie al progetto, le Marche si trasformeranno dunque in un “laboratorio” e saranno sotto la lente di ingrandimento degli addetti ai lavori per poter poi replicare le best practices anche nelle altre Regioni. A prova della rilevanza dell’iniziativa, anche il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato si è collegato in videoconferenza per complimentarsi per quanto fatto e per portare il proprio augurio di buon lavoro.
“Abbiamo proposto il progetto un anno fa e il Ministero della Salute lo ha finanziato con 1,4 milioni di euro – ha spiegato l’assessore
Filippo Saltamartini - L’attività di sperimentazione interesserà circa 40mila utenti, ottimizzando anche la spesa farmaceutica attraverso l’uso corretto dei farmaci e il monitoraggio dell’aderenza alla terapia per il diabete e la broncopneumopatia cronica ostruttiva. Si prevedono , tra l’altro, servizi di telemedicina come l’holter pressorio e cardiaco, elettrocardiogramma, autospirometria, ma anche un rafforzato supporto allo screening per la prevenzione del tumore del colon retto e l’avvio del fascicolo sanitario elettronico“.
Da Saltamartini, quindi, un grazie alle associazioni rappresentative delle farmacie “con cui abbiamo un rapporto molto stretto: senza loro non saremo riusciti nella vaccinazione contro il Covid con oltre 4 milioni di dosi somministrate. Con loro vogliamo rafforzare sempre più il rapporto per includere nuovi servizi. Anche nel piano sociosanitario abbiamo previsto un allargamento della collaborazione tenendo conto che in mancanza di medici sono il punto di assistenza più avanzato”.
Andrea Avitabile, presidente di Federfarma Marche, ha sottolineato come “questa fase rappresenta un’evoluzione dell’attività professionale nell’ambito delle cure primarie, in cui il farmacista , nell’ambito del Servizio sanitario, diventa sempre più protagonista nell’erogazione di servizi correlati alla salute ed alla prevenzione. Il farmacista acquisisce nuove funzioni, soprattutto sul fronte della prevenzione e della presa in carico del paziente, anche grazie al rafforzamento della telemedicina e a un nuovo modello di collaborazione con gli altri professionisti sanitari”.
“Questa sperimentazione – ha precisato
Marco Meconi come referente delle farmacie rurali - ha un valore particolare perché riconosce il valore anche delle aree interne della regione dove sono tanti i comuni distanti dalle strutture ospedaliere: viene garantita ai cittadini , in modo uniforme su tutto il territorio , l'efficienza e l'appropriatezza di servizi sanitari primari . La nuova legge regionale di riforma e modernizzazione della sanità, combinata con questa sperimentazione della farmacia dei servizi , delinea un ruolo sempre più centrale della farmacia nella rete di assistenza territoriale e di cure primarie”.
“La legge istitutiva della farmacia dei servizi - ha infine sottolineato
Luca Pieri vice presidente nazionale di Assofarm che associa le farmacie pubbliche - ha prodotto importanti accelerazioni nell’evoluzione del ruolo delle farmacie di comunità, abilitandole come primo presidio sanitario di riferimento sul territorio a nuovi servizi come prima risposta sul territorio ai bisogni di salute dei cittadini, in piena integrazione organica con il sistema di salute nazionale”.